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Ejlli Willy, Benedetto XVI, 2015. |
OMAGGIO A BENEDETTO XVI
In occasione della morte di Papa Benedetto XVI, ho raccolto tutti gli editoriali che ho pubblicato sul quotidiano locale LA VOCE DI MANTOVA durante il suo pontificato. Un excursus attraverso il quale sono evocati i momenti più importanti di quegli otto anni per la vita della Chiesa, e soprattutto si può riscoprire l'importanza del suo magistero, un insegnamento che personalmente considero del valore di quello dei "Padri della Chiesa" dei primi secoli. Molti commentatori lo hanno etichettato come un conservatore o un tradizionalista. Il nodo centrale e problematico degli ultimi sessant'anni è il criterio ermeneutico con cui si guarda al Concilio Vaticano II e alla sua attuazione. In più occasioni Benedetto XVI ha affermato con forza e chiarezza che va interpretato in continuità con quanto lo ha preceduto, e non in discontinuità e tanto meno come rottura (!!!). Va pure ricordato che nella Lettera ai Cristiani d’Irlanda si afferma che una delle cause dei gravi problemi di quella Chiesa, e non soltanto di essa, siano dovuti al "fraintendimento dello spirito Concilio Vaticano II".
Con la sua morte porta con se la ragione che lo ha indotto alla rinuncia, gesto che, secondo me, non era nella volontà di Dio e di cui, credo, pure lui nel corso di questi dieci anni si sia pentito. Ormai non si può tornare indietro e tutto sta davanti a Dio e al suo giudizio misericordioso. Meglio prestare la nostra attenzione a ciò che è stato, e soprattutto ritrovare la sintonia con la "continuità" con cui la Chiesa deve procedere nel suo cammino nella storia, che significa prima di tutto e soprattutto fedeltà al suo Signore e alla missione che le ha affidato. Buona lettura!