giovedì 26 marzo 2015

Il Vangelo della salute del 29/03/2015

Gesù entra a Gerusalemme, dittico del secolo V, Museo del Duomo di Milano
Domenica delle Palme e
della Passione del Signore “B”
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Dal vangelo secondo Marco (Mc 11,1-10)
Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”».

martedì 24 marzo 2015

A LOURDES CON FRA ELIA: PROGRAMMA E INFORMAZIONI



PROGRAMMA e INFORMAZIONI VARIE

Domenica 10/05
§  Ore 8,30 arrivo a Lourdes del gruppo proveniente da BG, trasferimento e sistemazione in albergo.
§  Ore 12 arrivo a Lourdes del gruppo proveniente da Roma, trasferimento e

sabato 21 marzo 2015

Il Vangelo della salute del 22/03/2015

Andrea Mantegna,  Il Redentore, 1493.
V Domenica di Quaresima “B”
Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto.
 Dal Vangelo secondo Giovanni  (12,20-33)
In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore,

venerdì 13 marzo 2015

Il Vangelo della salute del 15/03/2015

Crocifisso del Cimabue, San Domenico, Arezzo.
IV Domenica di Quaresima “B”
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
 Dal Vangelo secondo Giovanni   (3,14-21).
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

giovedì 12 marzo 2015

CUTURA E SOCIETA'/2


Avevo promesso che sarei tornato sul tema dell'esilio di Dio lanciato da LA REPUBBLICA qualche giorno fa e denunciato con forza da Mario Adinolfi martedì scorso sul quotidiano da lui diretto, LA CROCE. Ecco le mia ultime riflessioni:

A proposito della sharia laicista di Repubblica
Quando ho letto su “LA CROCE” l’editoriale di Mario Adinolfi che denuciava l’uscita allo scoperto del progetto di sharia laicista contro Dio, la religione e tutto quello che li rappresenta di Flores D’Arcais e compagni, mi è venuta in mente una storia simile accaduta circa trent’anni fa nel profondo nord, in quella che i vetero leghisti chiamavano allora la Padania.

martedì 10 marzo 2015

CULTURA E SOCIETA'/1

LA REPUBBICA E L'ESILIO DI DIO, ...
PER UNA NUOVA BABELE DEI POPOLI
Merita tutta l'attenzione possibile l'editoriale di oggi, riportato di seguito, di Mario Adinolfi sul quotidiano da lui fondato e diretto "LA CROCE", nel quale attacca il progetto de LA REPUBBLICA e dei suoi ispiratori, e cioè di esiliare Dio da ogni ambito della società e della cultura a favore del dominio indiscusso dell'uomo. Un progetto che un po' fa ridere e un po' spaventa. Mi fa venire in mente il romanzo "Il padrone del mondo" nel quale l'autore, Robert Hugh Benson, immaginava eventi più o meno simili per mano del terribile Felsenburgh.  

sabato 7 marzo 2015

FOTONOTIZIA/26

 
50 ANNI FA LA PRIMA S. MESSA IN ITALIANO,
7 MARZO 1965
Avevo 10 anni e frequentavo la quinta elementare. Don Lindo, il vecchio parroco, da alcune settimane aveva cominciato a istruirci in merito. Veniva a scuola una volta la settimana e ci insegnava le risposte per i dialoghi con il celebrante. Sì, perché ora non bastava che rispondesse soltanto il chierichetto, ma tutta l'assemblea in coro. Anche se si trattò della pura e semplice traduzione del messale del 1962 di Giovanni XXII, quello fu l'inizio dei vari passaggi della riforma liturgica, un cambiamento conciliari più importanti ed evidenti per tutto il Popolo di Dio e non soltanto gli addetti ai lavori.
Cliccando sul link potete leggere l'omelia di quel giorno del Papa Paolo VI: http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/homilies/1965/documents/hf_p-vi_hom_19650307.html

giovedì 5 marzo 2015

Il Vangelo della salute del 08/03/2015

El Greco, Gesù scaccia i mercanti dal tempio.
III Domenica di Quaresima “B”
Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.
 Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-25).
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si