XI Domenica del tempo ordinario “A”.
Dopo la solennità del Corpus Domini torniamo al “Tempo Ordinario”, riconoscibile dal colore verde dei paramenti del celebrante e caratterizzato dalla celebrazione del mistero di Cristo nell’ordinarietà del quotidiano, che consiste nel progredire della Chiesa e di ciascun singolo fedele nella comunione di vita con il Signore, vivo e presente in mezzo a noi, mistero attualizzato nell’Eucaristia, tra le gioie e le speranze, le angosce e i dolori di ogni giorno. Torniamo anche alla lettura continuata del Vangelo di Matteo. Il brano odierno è tratto dal discorso missionario, il secondo dei cinque raggruppamenti che caratterizzano la narrazione evangelica dell’apostolo.
DAL VANGELO SECNDO MATTEO, (9, 36 - 10, 8).
In quel tempo, Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
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