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Pietro Cavallini, Giudizio universale (particolare), 1293, Basilica di S. Cecilia (Roma). |
XXXII Domenica del tempo Ordinario “C”
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca (20,27-38).
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e
gli posero questa domanda: «Maestro,
Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è
senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio
fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie,
morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e
sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna
dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno
avuta in moglie».