PUBBLICATO IL RAPPORTO 2020
SULLA PERSECUZIONE DEI CRISTIANI NEL MONDO
260 milioni i cristiani perseguitati nel mondo – 1 cristiano ogni 8 sperimenta un livello alto di persecuzione nei paesi della WWList – 2983 cristiani uccisi per cause legate alla loro fede – Ogni giorno in media 23 cristiane/i vengono abusati sessualmente
Di seguito il link per chi lo volesse consultare:
https://www.porteaperteitalia.org/wp-content/uploads/2020/01/Porte-Aperte-WWList-2020-lungo-15gen20.pdf
Una scia di sofferenze e di sangue che attraversa tutta la bimillenaria storia della Chiesa, la cui caratteristica comune è quella di un sacrificio per la
verità, offerto a Dio, non come una privazione Di seguito il link per chi lo volesse consultare:
https://www.porteaperteitalia.org/wp-content/uploads/2020/01/Porte-Aperte-WWList-2020-lungo-15gen20.pdf
ma per portare frutto e generare vita, come diceva già nel secondo secolo Tertulliano:
“Noi ci moltiplichiamo ogni volta che da voi siamo mietuti: è un seme il sangue dei cristiani” (Apologetico 50,13: Plures efficimur quoties metimur a vobis: semen est sanguis christianorum).
Il beato austriaco Franz Jaegerstaetter, martire del nazismo, nella sua ultima lettera alla moglie prima dell'esecuzione scriveva: “Ringrazio anche il nostro Salvatore perché io ho potuto soffrire per
Lui. Confido nella sua infinita misericordia; spero che Egli mi abbia perdonato
tutto e che non mi abbandonerà neanche nella mia ultima ora… Osservate i comandamenti
e, con la grazia di Dio, ci rivedremo presto in Cielo!”.
Il martirio rimane la forma più alta di imitazione di Cristo. Nell'obbedienza al suo Signore il martire manifesta una libertà capace del sacrificio estremo, fino al dono della propria vita, sull'esempio di Gesù (cfr. Fil 2,5ss) nella consapevolezza che questo gesto, pur se nascosto, genera vita e fecondità. Un dono straordinario di grazia a sostegno della mediocrità diffusa nella Chiesa e nel mondo. L'ultima immagine del terzo segreto di Fatima:
Il martirio rimane la forma più alta di imitazione di Cristo. Nell'obbedienza al suo Signore il martire manifesta una libertà capace del sacrificio estremo, fino al dono della propria vita, sull'esempio di Gesù (cfr. Fil 2,5ss) nella consapevolezza che questo gesto, pur se nascosto, genera vita e fecondità. Un dono straordinario di grazia a sostegno della mediocrità diffusa nella Chiesa e nel mondo. L'ultima immagine del terzo segreto di Fatima:
"E vedemmo in una luce immensa
che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio
quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il
presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti,
religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una
grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il
Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e
mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per
le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del
monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un
gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e
allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi
e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e
posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un
innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei
Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio".
Nessun commento:
Posta un commento