FINITI I LAVORI DELLA "COMMISSIONE RUINI"
Venerdì 17 Gennaio si è riunita per l'ultima volta la cosiddetta "Commissione Ruini" incaricata da Benedetto XVI di stilare una relazione dettagliata sui fatti di Medjugorie e di esprimere un parere orientativo. Istituita alla fine del 2010 e presieduta dal cardinal Ruini, la Commissione si era data due anni di tempo per concludere il proprio lavoro, che invece si è protratto per più di anno. Composta soprattutto da teologi ed esperti in materia di apparizioni e fenomeni di natura soprannaturale, oltre ad avere sentito un numero considerevole di testimoni, a cominciare dai sei Veggenti, all'inizio delle apparizioni adolescenti tra i 15/16 anni, ora tutte persone adulte e sposate, che il Vescovo di Monstar si è sempre rifiutato di ascoltare, la Commissione ha inviato persone di propria fiducia sul posto per verificare il più direttamente possibile quanto succede nel piccolo paesino dell'Erzegovina, ormai diventato una vera e propria città, capace di ospitare decine di migliaia di pellegrini, proveniente da tutto il mondo.
Ora la palla passa alla Congregazione per la Dottrina della Fede, più nota come ex Sant'Ufficio, che mettendo insieme il lavoro della Commissione Ruini e tutto il materiale in suo possesso su Medjugorie, dovrà rimettere la questione alla decisione diretta di Papa Francesco.
Finché le apparizioni sono ancora in corso, non dobbiamo e non possiamo aspettarci un riconoscimento della Chiesa circa la natura soprannaturale del fenomeno. Sarebbe già importante che per il grande afflusso di pellegrini da tutto il mondo la parrocchia fosse riconosciuta come Santuario e di conseguenza cadesse il divieto di organizzare pellegrinaggi ufficiali. Del resto indiscrezioni sul lavoro della Commissione lasciano intendere di una valutazione decisamente positiva per quel che riguarda la testimonianza dei numerosissimi e straordinari frutti di conversione e benefici di vita spirituali di cui hanno goduto la stragrande maggioranza dei pellegrini negli oltre trent'anni di apparizioni.
L'altra cosa che lascia ben sperare è l'atteggiamento positivo del cardinal Bergoglio che a suo tempo permise più volte a Ivan, uno dei veggenti, di recarsi a Buenos Aires, raccogliendo attorno a più di cinquemila persone. Questo è accaduto anche nei giorni precedenti l'ultimo conclave.
Del resto sono convinto che prima la Chiesa s'impegna ufficialmente a Medjugorie e meglio è, a scanso di equivoci e di abusi, sempre possibili in certe situazioni e contesti. Già è un miracolo che in oltre trent'anni i casi di deviazioni e/o manipolazione siano stati tutto sommato abbastanza contenuti. Ma per quel poco che mi viene dalla mia esperienza diretta siamo al limite e basta poco per superarlo. Su questo per adesso non voglio dire di più.
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