Probabile effige di Santa Rita da Cascia, riprodotta su un sarcofago nel quale fu conservato il suo corpo (Museo storico del monastero di Cascia) |
CASCIA, SANTA RITA E NON SOLO, ...
Ieri per la prima volta in vita mia sono stato a Cascia ed ho scoperto un luogo di profonda spiritualità, che non si ferma alla memoria della vita e delle opere della grande Santa che dal XV secolo in poi ha legato per sempre il suo nome a quella città. Non conoscevo e sono rimasto molto colpito dalla personalità della Beata Maria Teresa Fasce, Abbadessa del Monastero delle Agostiniane dal 1920 fino alla sua morte, avvenuta il 18 Gennaio 1947 per un cancro alla mammella.
Beata Maria Teresa Fasce, in una foto d'epoca.
Genovese di nascita (Torreglia 27/12/1881) da una famiglia benestante, sente la chiamata alla vita religiosa nel giorno stesso della canonizzazione di santa Rita da Cascia, il 24/05/1900. Superate le resistenze della famiglia prima e del monastero poi, quando finalmente coronò il suo desiderio, si accorge che la vita claustrale è ben lontana dallo spirito autentico della regola di S. Agostino. Superato lo scandalo iniziale, s'impegna con tutte le sue forze a rigenerare spiritualmente la vita della Comunità. Eletta Madre superiora nel 1920, sarà il punto di riferimento non soltanto del monastero ma di tutta città di Cascia, senza mai venir meno agli obblighi della vita contemplativa. La sua testimonianza è stata una straordinaria sintesi dei comandamenti dell'amore di Dio e del prossimo. Si deve a lei la diffusione in tutto il mondo della devozione a Santa Rita, come la Santa degli impossibili, l'erezione del nuovo santuario che non farà in tempo a vedere concluso e tante altre iniziative spirituali, caritatevoli e sociali ancora oggi vive e attuali. Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 12/10/1997. A cinquant'anni dalla morte il suo corpo fu ritrovato incorrotto ed è conservato per la venerazione nella basilica inferiore del Santuario di Cascia.
Nessun commento:
Posta un commento