domenica 13 marzo 2011

Nuova evangelizzazione/3

Suor Maria Veronica Berzosa Martinez
Suore professe, novizie e postulanti del nuovo Istituto Jesu Communio.
Jesu Communio e il carisma di Suor Veronica
L’8 Dicembre scorso il Papa ha approvato il nuovo Istituto di vita religiosa JESU COMMUNIO. Una Comunità contemplativa femminile di quasi 200 suore, con un età media che si aggira attorno ai 35 anni. Molte di loro sono laureate, in legge, economia, fisica, chimica, ingegneria, architettura, medicina, farmacia, biologia, pedagogia. C’è chi faceva la fotografa, chi studiava aeronautica e persino chi faceva la modella. Ad affascinarle è il carisma di una giovane badessa dagli occhi verdi e dalla parola che infiamma, suor Verónica Maria, al secolo María José Berzosa Martinez, una donna di 45 anni che sta inondando con un’alluvione di vocazioni la siccità spirituale spagnola.

Un vero miracolo senza precedenti, se si considera il contesto  ostinatamente laicista, libertario e gaudente nella Spagna di Zapatero. C’è chi vede in lei la Santa Teresa d’Avila del XXI secolo. Erano conosciute come le Clarisse di Lerma, vicino a Burgos, quando il 22 gennaio 1984, dopo 23 anni senza una vocazione entrò in quel convento la diciottenne Maria Josè. Aveva smesso di studiare medicina per farsi clarissa del monastero dell’Ascensione, con il nome di suor Verónica Maria. Dieci anni dopo, a 28 anni fu eletta Maestra delle Novizie. In poco tempo le vocazioni si moltiplicarono, nel 2000 le Monache erano più che raddoppiate, da 23 a 50, in un monastero con soli 35 posti. Così un gruppo di loro migrò a La Aguilera, un convento francescano a una 4ona di Km di distanza. Qui cominciò la gestazione del nuovo Istituto principalmente dedicato alla preghiera e alla penitenza e alla vita di comunione, senza chiudersi dietro le sbarre del convento, ma aperto anche all’esterno, per accogliere gli uomini e le donne di oggi e trasmettere loro la gioia di essere cristiani. Hanno scelto di vestire con
un abito in tela jeans, con una cappa blu e un fazzoletto azzurro annodato dietro la testa. “Sono piena di gioia, come sorpresa per tutto. Specialmente per il dono incomparabile di essere cristiana, di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, dove ogni giorno mi appassiona sempre più il dono della sua chiamata e di seguirlo”. Sono le parole di Suor Veronica, quando il 12 Febbraio scorso nella maestosa e gelida cattedrale di Burgos, insieme alle sue 200 Consorelle e ad altre migliaia di persone ha ringraziato per questo nuovo inizio.

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