Michelangelo, Il diluvio universale, Cappella sistina, Città del Vaticano |
I Domenica di Avvento - “A”
Vegliate, per essere pronti al suo arrivo
Dal vangelo secondo Matteo, (24, 37-44)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio
dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e
bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè
entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse
tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini
saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne
macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di
capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Parola del Signore.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di
capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Parola del Signore.
-----------------------------------------
Pur nella diversità dei
tre cicli in cui si articola la liturgia festiva: A, B e C , a cui corrisponde
la lettura continuata di uno dei tre vangeli sinottici, rispettivamente Matteo,
che ci accompagnerà quest’anno, Marco e Luca, ogni Domenica di Avvento propone un tema specifico di riflessione.
Quello della prima Domenica è il vegliare.
Nel brano evangelico di
oggi Matteo afferma con forza che “il Signore verrà!”, anche se non
sappiamo quando. Il testo però ci dice con un esempio come si realizzerà questa
venuta: “Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo ”.
Noè, personaggio lontano nel tempo, diventa straordinariamente attuale per il
suo rapporto con Dio. Mentre tutti gli altri uomini continuavano a fare le
solite cose di sempre, senza capire il senso di quanto stava per accadere e per
questo non si sono accorti di nulla, Noè invece aveva intuito che qualcosa di
diverso sarebbe successo. Per questo ha costruito l’arca e al momento opportuno
vi è entrato. Il valore aggiunto della sua comprensione delle cose, che poi ha
influenzato le sue scelte e il suo agire, fino ad immaginare quel qualcosa di
nuovo a cui i suoi contemporanei non pensavano minimamente, è stata la sua fede
in Dio. Perché non si ripeta la
stessa situazione che “non si accorsero di nulla finché venne il
diluvio e travolse tutti”, dobbiamo vegliare, cioè stare svegli.
Vegliare significa soprattutto pregare, pregare incessantemente
senza stancarsi, ma anche, come dice San Paolo nella lettera ai Romani, comportarsi onestamente, come in pieno
giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in
litigi e gelosie. Rivestiti invece del Signore Gesù Cristo, (cfr Rom
13,14).
Come nei giorni di Noè,
anche la prossima venuta del Signore rappresenterà un momento di giudizio, con
la definitiva separazione del bene dal male. Non sarà possibile più nessuna
giustificazione, nessun “ma”, né “però” … Siamo avvisati. Per questo nel vegliare è compreso anche il recupero di
una condotta di vita onesta, alla quale ci esorta l’Apostolo Paolo nella
seconda lettura. La parabola del ladro è in questo senso molto significativa.
Quando subiamo un furto, ci rendiamo conto di quanto siamo poco accorti e
avveduti. Può sembrare terrorismo psicologico, invece dobbiamo accogliere il
monito di Gesù nel suo vero significato: come un preciso invito a fare di Dio
il centro della nostra vita.
L’Avvento 2013 è una
nuova e straordinaria opportunità che ci viene offerta nel segno della grazia
per crescere nel nostro rapporto con Dio fino al “mio Dio, mio tutto!” di francescana memoria.
Buon
Avvento!
don
Marco Belladelli.
Nessun commento:
Posta un commento