NEGOZIARE LA FEDELTA' A DIO E' NEGOZIARE LA PROPRIA IDENTITA' E SI CHIAMA APOSTASIA
Ieri, 18/11, Papa Francesco, commentando la prima lettura tratta dal cap.1° del 1° libro dei Maccabei, ha pronunciato parole molto forti contro il pericolo di un deriva mondana per la Chiesa. Ha parlato di globalizzazione dell'uniformità egemonica; di pensiero unico; di progressismo adolescenziale; di rinnegamento della propria identità; di apostasia e della legalizzazione dei sacrifici umani. Giuliano Ferrara oggi sul suo giornale IL FOGLIO la definisce "un veemente e audace sommario di ricomposizione e di canto dell’identità cattolica nel mondo contemporaneo." Personalmente mi pare molto di più. Ha il sapore di un vero e proprio atto di accusa contro coloro che oggi nella Chiesa pensano soltanto a salvare se stessi, negoziando con lo spirito del mondo, ignorando del tutto la fedeltà a Dio e alla Parola del suo divin Figlio, nascosti sotto le vesti della dignità che hanno ricevuto da Dio. Insomma il Papa pensa all'apostasia prossima ventura, con la quale sarà costretto a fare i conti.
Riporto di seguito alcuni stralci dell'omelia. Buona lettura. (Chi volesse andare direttamente alla fonte, vada sul sito di Radio vaticana).
Ha cominciato affermando: "C’è un’insidia che percorre il mondo. E’ quella della “globalizzazione dell’uniformità egemonica” caratterizzata dal “pensiero unico”, attraverso la quale, in nome di un progressismo che poi si rivela adolescenziale, non si esita a rinnegare le proprie tradizioni e la propria identità."
Ha poi proseguito "Si tratta, ha notato il Papa, di un tipico atteggiamento di quella “mondanità spirituale che Gesù non voleva per noi. Tanto che aveva pregato il Padre affinché ci salvasse dallo spirito del mondo”. Questa mondanità nasce da una radice perversa, “da uomini scellerati capaci di una persuasione intelligente".... "Negoziare la fedeltà a Dio si chiama apostasia".
Tornando alla globalizzazione dell'uniformità egemonica e al pensiero unico ha aggiunto: "simili atteggiamenti si riscontrano ancora perché lo spirito della mondanità anche oggi ci porta a questa voglia di essere progressisti, al pensiero unico".
Dopo aver citato il libro Il padrone del mondo di Robert Hug Benson a proposito dello spirito della mondanità che porta all'apostasia, ha detto "Farà bene anche a noi, ha suggerito il Pontefice, pensare a quanto raccontato dal libro dei Maccabei, a quanto è accaduto, passo dopo passo, se decidiamo di seguire quel “progressismo adolescenziale” e fare quello che fanno tutti. E ci farà bene anche pensare a quanto è accaduto dopo, alla storia successiva alle “condanne a morte, ai sacrifici umani” che ne sono seguiti. E chiedendo “voi pensate che oggi non si fanno sacrifici umani?”, il Papa ha risposto: “Se ne fanno tanti, tanti. E ci sono delle leggi che li proteggono”."
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