domenica 27 febbraio 2011

LA VIGNA DI RACHELE

SOLIDARIETA' ED AIUTO POST L'ABORTO.
A proposito di quello che ha detto ieri il Papa (vedi sotto) circa l'aiuto e la solidarietà alle donne (e non solo!) che hanno abortito, voglio segnalare l'importante e meritevole iniziativa della dr.ssa italo/americana Monika Rodman Montanaro, coordinatrice per l’Italia de La Vigna di Rachele (http://www.vignadirachele.org/), gruppo che si dedica a guarire le ferite spirituali dell'aborto. Ho incontrato personalmente la dr.ssa Monika Rodmon Montanaro circa un paio di anni fa e ne ho avuto un'impressione positiva. Sul sito che ho indicato trovate tutte le informazioni per conoscere meglio finalità, proposte e iniziative del gruppo
UDIENZA AI PARTECIPANTI ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA, 26/02/2011.
... I medici, in particolare, non possono venire meno al grave compito di difendere dall’inganno la coscienza di molte donne che pensano di trovare nell’aborto la soluzione a difficoltà familiari, economiche, sociali, o a problemi di salute del loro bambino. Specialmente in quest’ultima situazione, la donna viene spesso convinta, a volte dagli stessi medici, che l’aborto rappresenta non solo una scelta moralmente lecita, ma persino un doveroso atto "terapeutico" per evitare sofferenze al bambino e alla sua famiglia, e un "ingiusto" peso alla società. Su uno sfondo culturale caratterizzato dall’eclissi del senso della vita, in cui si è molto attenuata la comune percezione della gravità morale dell’aborto e di altre forme di attentati contro la vita umana, si richiede ai medici una speciale fortezza per continuare ad affermare che l’aborto non risolve nulla, ma uccide il bambino, distrugge la donna e acceca la coscienza del padre del bambino, rovinando, spesso, la vita famigliare.
Tale compito, tuttavia, non riguarda solo la professione medica e gli operatori sanitari. È necessario che la società tutta si ponga a difesa del diritto alla vita del concepito e del vero bene della donna, che mai, in nessuna circostanza, potrà trovare realizzazione nella scelta dell’aborto. Parimenti sarà necessario - come indicato dai vostri lavori - non far mancare gli aiuti necessari alle donne che, avendo purtroppo già fatto ricorso all’aborto, ne stanno ora sperimentando tutto il dramma morale ed esistenziale. Molteplici sono le iniziative, a livello diocesano o da parte di singoli enti di volontariato, che offrono sostegno psicologico e spirituale, per un recupero umano pieno. La solidarietà della comunità cristiana non può rinunciare a questo tipo di corresponsabilità.  ...

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