martedì 15 febbraio 2011

AIDS: il Papa aveva ragione!

PAPA BENEDETTO XVI.
COME COMBATTERE L' AIDS IN AFRICA.
Da un recente studio sull'AIDS in Zimbawe, condotto della prestigiosa e laicissima Harvard Univeristy risulta che soltanto con l'educazione e la pratica della fedeltà coniugale  la diffusione del virus scende fino a -13%,
risultati neanche lontanamente paragonabili a quelli che si ottengono con l'uso del condom. Sono passati
meno di due anni da quella famosa intervista in aereo durante il viaggio in Africa, nella quale Benedetto XVI aveva espresso la stessa convinzione, ancora una volta confermata da dati scientifici, quando fu duramente attaccato non solo dai mass media, ma addirittura da ministri dei governi europei che insorsero scandaizzati, fino ad omaggiare milioni di condom per i paesi africani. (Vedi pag. LA VOCE DI MN, art. n. 25). Alla fine la Verità viene sempre a galla. Se vuoi approfondire la notizia clicca sul link di MISSIONLINE:
http://www.missionline.org/index.php?l=it&art=3317  dove è riportato anche lo studio.

2 commenti:

  1. eh bè...
    l'astensione è la soluzione da tutto..
    se non cominci a bere non diverrai mai un alcolizzato.
    se stai lontano dalle droghe non ne sarai mai dipendente...
    se vai a stare sulla luna stai tranquillo che vivi al sicuro!

    Andiamo su... restiamo un po' con i piedi per terra.
    La realtà è completamente diversa!
    Fai il prete già da un po' e sai meglio di me che la fragilità umana porta a scelte non felici.
    Non dico che la chiesa debba assecondarle ma nemmeno fare finta che non esistano e sparare banalità del tipo: "se lo tieni nelle mutande non ti ammali".
    (Sull'argomento "tenerlo nelle mutande", sarebbe il caso che si impegnasse un po' di più a mandare una qualche circolare interna. Non basta scusarsi.)
    Certo che il messaggio all'educazione e alla fedeltà è giusto, ma è un cammino lungo e tortuoso; che non dovrebbe escludere l'uso del preservativo.
    Se ne sarebbe uscito molto meglio se avesse detto che il preservativo non è la soluzione, ma solo un tentativo di pararsi il culo, che non sempre riesce.
    Ma allora non sarebbe Ratzinger...

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  2. Il problema è proprio questo, che il preservativo non para un bel niente, se non si mette un freno alla promiscuità. Ma chi è per la libertà sessuale continuerà a dire: usa il condom e fai quello che hai sempre fatto, piuttosto che educarli a comportamenti meno rischiosi per tutti.
    Nel libro LUCE DEL MONDO, che credo tu non abbia letto, il Papa parla dell'uso del preservativo, non però per proporlo come strumento di prevenzione dal contaggio, ma come il segno di un sussulto etico da parte di chi lo usa. Quel valore morale che invece viene negato da chi è favorevole alla massima libertà nei comportamenti sessuali.
    Circa poi la difficoltà di accettare il discorso dell'educazione e della fedeltà, è già scritto nel Vangelo da 2000anni: "Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione e molti sono quelli che vi entrano" (Mt 13,7).
    Come prete, ho la massima comprensione per la fragilità umanana, ancor di più per quella grave e scandalosa dei miei confratelli, che mi ferisce personalmente e profondamente. Dopo aver pianto le comuni disgrazie, il cammino lungo e tortuoso comincia dal riconoscere insieme la verità delle cose. Ciao Stefano! dM.

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