martedì 6 agosto 2013

UCFI/ dalle sezioni

COSTRUIRE CON LE PAROLE
Domenica sera, 4 Agosto, a Sannicola (LE) dove è residente, in uno straordinario e tipico contesto mediterraneo, in cui ciascuno dei presenti dà il meglio di sé e la natura non è meno generosa degli uomini, è stato presentato il libro Costruire con le parole, ed. I libri di Icaro, dell'amico, Consigliere nazionale UCFI, MARCELLO SCARPA, titolare della farmacia rurale di Vignacastrisi, comune di Ortelle, vicino a Castro.
Nel piazza santi Medici, il piccolo salotto buono della cittadina salentina, oltre ai dotti interventi dei vari relatori (dott.ssa Nunzia Piccinno e don Salvatore Cipressa) che si sono alternati nella presentazione dello scritto dell'amico Farmacista, abbiamo avuto il piacere di ascoltare buona musica, eseguita con la fisarmonica, e brani di poesie del principe De Curtis, meglio conosciuto come Totò, lette da un napoletano verace.
Quel particolare luogo mi ha fatto ricordare i miei primi soggiorni salentini tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, quando appena prete sostituivo don Gino Gabellone, che approfittava della mia presenza e di quella di don Pompeo ad Alezio, presso le Suore Compassioniste, per prendersi alcuni giorni di vacanza in Sila. Celebravo alle 7,30 la S. Messa del mattino e quella vespertina alle 19,30. Prima e dopo la celebrazione ascoltavo le confessioni delle pie donne che si affollavano al confessionale, alle quali nella maggior parte davo l'assoluzione in fiducia, perché parlavano in salentino stretto e non capivo quasi nulla di quel che mi dicevano. Faceva fede il loro zelo e il loro desiderio della misericordia divina.
Il libro di Marcello è una raccolta di lettere da lui inviate a varie testate locali che coprono un arco di tempo di circa tre lustri. E' stato pubblicato nel 2009. Contrariamente da quella che l'ha preceduta, la nuova amministrazione del comune di Sannicola non ha voluto ignorare la testimonianza cristiana e l'impegno civile di un suo cittadino, che attraverso questi scritti ha inteso partecipare ai vari eventi, alle tendenze culturali e ai cambiamenti di costume che caratterizzano l'attualità dei nostri tempi.
Nel mio breve intervento, oltre ad evocare i bei ricordi di cui ho già detto sopra, ho messo in evidenza che ciò che ha mosso Marcello a prendere carta e penna per scrivere le sue lettere ai vari giornali è stata prima di tutto la sua fede cristiana. Come ha detto Papa Francesco ai giovani nella S. Messa di chiusura della GMG di Rio, Andate, senza paura, per servire, così anche Marcello ha buttato un piccolo seme, che evangelicamente, come dice la famosa parabola del granello di senape (cfr Mt 13,31ss), siamo sicuri porterà frutto per un futuro migliore.
Complimenti Marcello! E auguri per il futuro e per tutto ciò che di buono e di bello desideri.  

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