Masaccio, SS. Trinità. |
Solennità
della SS. Trinità, “B”
Battezzate
tutti i popoli
nel
nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal Vangelo secondo Matteo (28, 16-20)In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Parola del Signore.
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Oggi
celebriamo uno dei due misteri principali della fede cristiana: l’unità e la
trinità di Dio. Il mistero di Dio è il cuore della rivelazione di Gesù: “Questa
è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato,
Gesù Cristo.”, e ancora: “Ho
fatto conoscere il tuo nome agli uomini” (Gv 17,3.6). Egli è venuto per
farci conoscere Dio e per renderci partecipi della sua stessa vita. Nonostante
ciò, oggi come ieri, restano aperte numerose domande sull’esistenza e la realtà di Dio. Quanti uomini continuano ad indagare attorno al suo mistero e al suo rapporto con l’uomo, il mondo e la storia. E poi c’è soprattutto l’assurda realtà del male a rendere la questione ancora più problematica, come disse Benedetto XVI nella sua storica visita al campo di sterminio di Auschwitz: “Quante domande ci si impongono in questo luogo! Sempre di nuovo emerge la domanda: Dove era Dio in quei giorni? Perché Egli ha taciuto? Come poté tollerare questo eccesso di distruzione, questo trionfo del male?”. Domande, che evocano altre domande, come per esempio, quella che Dio stesso rivolse all’uomo nel paradiso terrestre, subito dopo il peccato originale: “Dove sei?”. L’uomo rispose: “Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto” (Gen 3,9-10). Una emblematica rappresentazione del problematico e tormentato rapporto tra l’uomo e Dio, che attraversa tutta la storia dell’umanità: da una parte l’uomo che, come dopo il peccato originale, si nasconde a Dio, si sottrae al suo rapporto, per vivere poi nella paura della propria autonomia e nella frustrazione di una sua impossibile assoluta signoria sull’universo; dall’altra la reiterata domanda accusatrice contro Dio, per la sua irresponsabile assenza o per il suo mancato intervento protettivo, ogni qual volta l’uomo diventa vittima dell’assurdità della storia. In questo contesto, fatto di nascondimento e di accuse polemiche, in cui si riassume il difficile rapporto dell’uomo con Dio, arriva a noi la rivelazione cristiana del mistero di Dio, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, della sua Carità e della sua Misericordia infinite. Chi è il Dio cristiano? E’ Colui che, provvidente, ci dona in ogni istante il suo alito di vita; Colui che manda il suo Figlio, l’Unigenito, perché abbiamo non soltanto questa vita, ma l’abbiamo in abbon
Buona scoperta e incontro con Dio! don MARCO BELLADELLI.
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