Il papa in compagnia di una Famiglia americana. |
VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE
(MILANO, 30 MAGGIO -3 GIUGNO 2012)
(MILANO, 30 MAGGIO -3 GIUGNO 2012)
« La famiglia, il lavoro e la festa »
Alcuni spunti tratti dal dialogo che ieri sera, sabato 02/06, il Papa ha intrattenuto con alcune Famiglie che lo hanno interrogato sulle realtà e le difficolta che esse vivono. Li trovate ordinati secondo il tema della GIORNATA MONDIALE: il patto coniugale, fondamento della famiglia; il lavoro e la politica; la Domenica e la festa.
Il Papa: In quel tempo
tutti eravamo convinti che questo fosse l’unico modello giusto e che l’amore di
per sé garantisse il «sempre», perché l’amore è assoluto, vuole tutto e quindi
anche la totalità del tempo: è «per sempre». Purtroppo, la realtà non era così:
si vede che l’innamoramento è bello, ma forse non sempre perpetuo, così come è
il sentimento: non rimane per sempre. Quindi, si vede che il passaggio
dall’innamoramento al fidanzamento e poi al matrimonio esige diverse decisioni,
esperienze interiori. Come ho detto, è bello questo sentimento dell’amore, ma
deve essere purificato, deve andare in un cammino di discernimento, cioè devono
entrare anche la ragione e la volontà; devono unirsi ragione, sentimento e
volontà. Nel Rito del Matrimonio, la Chiesa non dice: «Sei innamorato?», ma
«Vuoi», «Sei deciso». Cioè: l’innamoramento deve divenire vero amore
coinvolgendo la volontà e la ragione in un cammino, che è quello del
fidanzamento, di purificazione, di più grande profondità, così che realmente
tutto l’uomo, con tutte le sue capacità, con il discernimento della ragione, la
forza di volontà, dice: «Sì, questa è la mia vita».
2. A proposito del lavoro e della responsabilità dei politici di perseguire il bene comune.
Parliamo prima
della politica: mi sembra che dovrebbe crescere il senso della responsabilità
in tutti i partiti, che non promettano cose che non possono realizzare, che non
cerchino solo voti per sé, ma siano responsabili per il bene di tutti e che si
capisca che politica è sempre anche responsabilità umana, morale davanti a Dio
e agli uomini. Poi, naturalmente, i singoli soffrono e devono accettare, spesso
senza possibilità di difendersi, la situazione com’è. Tuttavia, possiamo anche
qui dire: cerchiamo che ognuno faccia il suo possibile, pensi a sé, alla
famiglia, agli altri, con grande senso di responsabilità, sapendo che i
sacrifici sono necessari per andare avanti.
3. La Domenica: festa della famiglia e della libertà dell'uomo.
E finalmente, c’è
la domenica, la festa: spero che sia osservata in America, la domenica. E
quindi, mi sembra molto importante la domenica, giorno del Signore e, proprio
in quanto tale, anche "giorno dell’uomo", perché siamo liberi. Questa
era, nel racconto della Creazione, l’intenzione originale del Creatore: che un
giorno tutti siano liberi. In questa libertà dell’uno per l’altro, per se
stessi, si è liberi per Dio. E così penso che difendiamo la libertà dell’uomo,
difendendo la domenica e le feste come giorni di Dio e così giorni per l’uomo.
Auguri a voi! Grazie.
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