martedì 31 dicembre 2024

Il Vangelo della salute del 01/01/2025

Solennità di Maria, Madre di Dio, ottava del Natale,

Giornata mondiale della Pace.

I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.

Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

Dal Vangelo secondo Luca,   (2,16-21) 
In quel tempo, andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.

I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo. Parola del Signore.

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Buon Anno! La prima lettura di oggi, una formula di benedizione del popolo d’Israele in occasione del nuovo anno tratta dal libro dei Numeri, ci sollecita a riflettere sul senso del tempo che passa. Contiamo i nostri giorni secondo il moto degli astri, particolarmente quello del sole, della luna e della terra, mesi e anni si succedono nella loro ciclicità sempre verso qualcosa di nuovo, senza mai ritornare allo stesso punto. Ci troviamo immersi nello scorrere inesorabile del tempo, nella convinzione di raggiungere il suo e il nostro compimento. Le scadenze che di volta in volta si susseguono, come per esempio quelle di un anno che finisce e di uno nuovo che inizia, sono dei passaggi che ci inducono a riflettere su ciò che è successo, su come abbiamo usato il tempo che ci è stato messo a disposizione, come abbiamo vissuto e come intendiamo proseguire per quel tanto o poco che ancora ci resta da vivere. 

Che cosa augurarci allora di meglio, se non che Dio continui a proteggerci e abbia ancora la bontà di accompagnarci nel nostro cammino terreno, come ha fatto fino ad oggi.  Abbiamo bisogno di invocare ogni giorno il suo Nome per noi e i nostri cari, perché  abbia pietà di noi e ci benedica” (salmo responsoriale, Sal 66/67) e perché possiamo servirlo sempre meglio. La luce del suo volto ci illumini ogni giorno di questo nuovo anno, non c’è augurio e benedizione più propizia di questa. Non è casuale per la Chiesa iniziare il nuovo anno nel segno di Maria, la creatura più alta che non sia mai comparsa sulla terra. Oggi la celebriamo e la veneriamo con il titolo di ‘Madre di Dio per quella sua straordinaria e insostituibile collaborazione al piano di salvezza divino. Con il suo ‘fiat’ (Lc 1,38) nel quale ha offerto tutta sé stessa a Dio, ha reso possibile la realizzazione del mistero dell’incarnazione e della redenzione. Quante volte in un giorno ci rivolgiamo a lei con questo bellissimo titolo per invocare il suo aiuto per noi, poveri peccatori: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi, peccatori!”. Invochiamo Colei che è la “benedetta fra tutte le donne”, per essere sempre partecipi della sua benedizione, soprattutto quando per noi diventa più difficile rispondere come lei a Dio: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38). Abbiamo bisogno che da Madre, come solo lei sa essere, ci accompagni in ogni momento della nostra vita. Guardiamo alla sua “pienezza di grazia” perché diventi anche la nostra. Per volontà di san Paolo VI, a cominciare dal 1968, il 1° Gennaio è diventato anche GIORNATA MONDIALE DELLA PACE. In questo tempo, sempre più segnato da guerre e dalle tante sofferenze che ne derivano, soprattutto per i poveri, invochiamo dal Signore Gesù, Principe della pace, la pacifica convivenza tra tutti i popoli della terra. Il messaggio di quest’anno del Santo Padre dal titolo “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace” ci dà l’occasione per riflettere sull’importanza della pace, sui pericoli che oggi più la minacciano e su come costruire una pace duratura. Oltre agli sforzi della diplomazia, c’è bisogno dell’impegno di tutti gli uomini di buona volontà, perché con l’aiuto della grazia di Dio, diventino degli “operatori di pace” (Mt 5,9). Papa Francesco ci ricorda: “Che il 2025 sia un anno in cui cresca la pace! Quella pace vera e duratura, che non si ferma ai cavilli dei contratti o ai tavoli dei compromessi umani . Cerchiamo la pace vera, che viene donata da Dio a un cuore disarmato: un cuore che non si impunta a calcolare ciò che è mio e ciò che è tuo; un cuore che scioglie l’egoismo nella prontezza ad andare incontro agli altri; un cuore che non esita a riconoscersi debitore nei confronti di Dio e per questo è pronto a rimettere i debiti che opprimono il prossimo; un cuore che supera lo sconforto per il futuro con la speranza che ogni persona è una risorsa per questo mondo.”. Se perfino Dio è tanto sollecito per la pace da mandare nel mondo il suo Figlio con il titolo di “Principe della pace” (Is 9,5), anche noi uomini attraverso il dialogo e la carità fraterna dobbiamo superare l’indifferenza e impegnarci seriamente a favorire la convivenza pacifica di tutti i popoli. Con i migliori auguri di Buon Anno e di tanta Pace con noi stessi e con tutti !!!

don Marco Belladelli.

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