Medjugorie e dintorni/7

L'ORA DELLE TENEBRE

Mi ha molto colpito che nell'ultimo messaggio di Sabato scorso, 02/03/2013, a Mirjana, la Madonna abbia per ben due volte richiamato le "tenebre". La prima per metterci in guardia dal rischio che
stiamo correndo, cioè di essere sommersi dalle tenebre, se non ci convertiamo all'amore di Gesù. La seconda per indicare la condizione di coloro che vivono nel peccato.
Il linguaggio della Madonna è straordinariamente biblico. Spesso nel Vangelo si fa riferimento alle tenebre, contrapposte alla luce, a cominciare dal prologo di Giovanni. Ma è Luca che parla dell'ora delle tenebre, nel contesto della passione, al momento dell'arresto: "Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l'ora vostra e il potere delle tenebre" (22,53).
La via indicataci dalla Madonna per sottrarci al dominio delle tenebre è la preghiera, il digiuno e la croce di suo Figlio, cioè dire "Sì!" alla volontà di Dio.

Il riferimento alle tenebre è preceduto da tre domande che individuano le nostre resistenze all'opera di Dio e al soccorso offertoci da Maria:

1. Amiamo Dio al di sopra di tutto?
2. Siamo pentiti di aver dimenticato che Dio Padre, nel suo grande amore, ci ha mandato suo Figlio a morire per noi sulla croce?
3. Siamo pentiti di non aver accolto il suo materno messaggio?

La Madonna non dice quale messaggio. Possiamo quindi interderlo in senso ampio, cioè a cominciare da quello di rue De Bac (La medaglia miracolosa, Parigi 1830), fino a quello attuale di Medjugorie. Tra tutti questi messaggi ce n'è uno in particolare che è rimasto nascosto al mondo, il terzo segreto di Fatima. Nel 2000 fu rivelata soltanto la visione, quella parte in cui parla della strana processione guidata dal Vescovo vestito di bianco che sale la collina, dove poi verrà ucciso, insieme a tutti coloro che lo accompagnano; visione a cui ho fatto riferimento nel mio articolo "Quei fulmini su san Pietro" - LA VOCE DI MANTOVA/82. Manca l'intepretazione della visione, nella quale la Madonna spiega il significato di questi fatti. Nel tantativo di capire che cosa contenga questa parte del 3° segreto di Fatima non rivelato sono stati riversati fiumi di inchiostro. Certamente qualcuno si è molto avvicinato alla verità. Ma come si fa a riconoscerlo? C'è un particolare però che ci può aiutare. Nel suo libro Il quarto segreto di Fatima, Socci riferisce che l'allora cardinal Ratzinger, prefetto della dell'ex Sant'Ufficio, commentando le apparizioni e i messaggi di Akita (Giappone, Ottobre 1973), riconosicuti come autentici dalla Chiesa, si lasciò sfuggire che erano molto simili nel contenuto al 3° segreto di Fatima. Un indizio molto importante. Ad Akita la Madonna ha parlato di eventi catastrofici che avrebbero interessato la terra e di una lotta feroce dentro la Chiesa, con tante sofferenze per coloro che si saranno mantenuti fedeli al Vangelo (l'apostasia prossima ventura?).

A parte queste mie considerazione, leggete e meditate il messaggio ultimo della Madonna a Mirjana, per aprire gli occhi in tempo e vigilare, perchè non ci accada di essere sommersi dalle tenebre:

" Cari figli, vi invito di nuovo maternamente: non siate duri di cuore! Non chiudete gli occhi sugli ammonimenti che per amore il Padre Celeste vi manda. Voi lo amate al di sopra di tutto? Vi pentite che spesso dimenticate che il Padre Celeste per il suo grande amore ha mandato suo Figlio, affinché con la croce ci redimesse? Vi pentite che ancora non accogliete il messaggio? Figli miei, non opponetevi all’amore di mio Figlio. Non opponetevi alla speranza ed alla pace. Con la vostra preghiera ed il vostro digiuno, mio Figlio con la sua croce scaccerà la tenebra che desidera circondarvi e impadronirsi di voi. Egli vi darà la forza per una nuova vita. Vivendola secondo mio Figlio, sarete benedizione e speranza per tutti quei peccatori che vagano nella tenebra del peccato. Figli miei, vegliate! Io, come Madre, veglio con voi. Prego e veglio particolarmente su coloro che mio Figlio ha chiamato, affinché siano per voi portatori di luce e portatori di speranza: per i vostri pastori. Vi ringrazio. "