venerdì 27 settembre 2024

Il Vangelo della salute del 28/09/2024

Ruberval Monteiro, Gesù Maestro, Cappella Monastero – S. Lorenzo, XXI sec. Amandola (Fermo). 

XXVI del Tempo Ordinario, “B”.

Chi non è contro di noi è per noi.

Se la tua mano ti scandalizza, tagliala.

Dal Vangelo secondo Marco (9,38-43.45.47-48). 
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.

Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue». Parola del Signore.
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Gesù continua il suo impegno di formazione degli Apostoli. Giovanni, il più giovane del gruppo, parlando al plurale, cioè  a nome di tutti, dice di aver proibito ad un estraneo di compiere esorcismi nel nome di Gesù, ma il Signore dissente dal comportamento degli Apostoli, perché non hanno ancora capito chi è di Cristo e chi non lo è. Come può essere un nemico chi agisce nel nome di Gesù, anche se per loro è uno sconosciuto? Ma è ancor più grave che non abbiano capito che cosa significhi e come si fa ad “accogliere colui che Dio ha mandato”. Qui comincia il discorso di Gesù contro coloro che scandalizzano “questi piccoli che credono”, cioè contro coloro che con il loro atteggiamento e comportamento rappresentano un ostacolo per la fede degli umili, dei semplice e dei “minori”. Sarebbe meglio per questi tali farsi amputare mani, piedi e privarsi degli occhi o qualsiasi altro membro del corpo, piuttosto che con i loro comportamenti meritare la condanna eterna.

Se non si tiene conto del contesto, si rischiano interpretazioni moralistiche, e alla fine profondamente incongruenti con l’autentico messaggio evangelico. Gesù sta preparando gli Apostoli ad affrontare  lo scandalo della passione, un evento di straordinaria drammaticità e nello stesso tempo, paradossalmente, dal valore salvifico universale. Per non restare “scandalizzati” è necessario fin da ora accogliere Gesù totalmente con la stessa umiltà di un bambino. E’ la semplicità di cuore (“Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”Mt 5,8) che renderà i discepoli di ieri e di oggi capaci di distinguere tra “chi è contro di noi”, da chi “è per noi”, e farà capire che chi “fa un miracolo nel mio nome”, cioè nel nome di Gesù, non può essere scambiato per un nemico, perché tutto quello che viene fatto nel mio nome, anche il gesto più semplice, come quello di dar “da bere un bicchiere d'acqua”, avrà da Dio “la sua ricompensa”. Segue quindi la riflessione  su coloro che con i loro comportamenti scandalizzano i piccoli, cioè sono di ostacolo alla fede altrui, meglio per loro “che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare”.  Sono purtroppo ancora tanti gli scandali nella Chiesa e ancora più numerosi quei comportamenti di contro-testimonianza con cui si diventa consapevolmente ostacolo per la fede altrui, per quello che diciamo, per quello che facciamo, e soprattutto per la superbia che impedisce di riconoscere chi agisce sinceramente nel nome del Signore Gesù. Anzi puntiamo il dito, pronti a condannare quella che secondo noi è impostura e ipocrisia. Per gli uomini di Chiesa oltre la vergognosa piaga degli abusi e di tutti i comportamenti pubblici e privati scandalosi, per i quali anche un solo religioso coinvolto sarebbe di troppo, si aggiungono oggi altre grandi tentazioni quali l’avidità e soprattutto l’ambizione del potere che li fanno deviare dal dovere di servire e diventano un ostacolo per gli umili e i semplici di oggi. Purtroppo ancora oggi molti consacrati e consacrate vivono come se il Vangelo non li riguardasse … Buona Domenica!

 don Marco Belladelli.

 

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