Simone Martini, Maestà, Siena, palazzo pubblico, 1315-1321. |
Solennità di
Tutti i Santi
Rallegratevi
ed esultate,
perché
grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Dal
Vangelo secondo Matteo (5,1-12).
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». Parola del Signore.
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Nella festa di Ognissanti celebriamo “i meriti e la gloria di tutti i Santi”,
cioè di tutti gli uomini e le donne, di ogni lingua, popolo e nazione, nostri
fratelli nella fede, molti dei quali a noi sconosciuti, che hanno vissuto in
modo esemplare ed eroico il Vangelo. In questo meraviglioso florilegio, che
attraversa tutta la bi-millenaria storia del Cristianesimo, si manifesta il
mistero stesso della Chiesa. Nel “Credo” professiamo la santità della Chiesa,
che deriva dalla sua unione al Signore Gesù e dalla sua natura nello stesso
tempo divina e umana. Essa è nella storia sacramento dell’unione dell’uomo con
Dio e degli uomini tra di loro. Ogni battezzato è in particolare un’ “anima ecclesiale”, cioè segno di questo
stesso mistero. E’ lo Spirito Santo ad attirare gli uomini a Gesù e a plasmarli
a sua immagine e somiglianza fin quando Dio sarà “tutto in tutti”
(1Cor 15,28). Il messaggio delle Beatitudini è la traccia del cammino di ogni cristiano verso la santità. La sua evidenza nella storia personale dipende dalla maggior o minor docilità personale all’azione dello Spirito Santo, a cui spesso ci opponiamo o ci sottraiamo, come Adamo ed Eva: “Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”(Gen 3,10), per superbia oppure per senso di sufficienza, diffidenza, indifferenza e paura.
La Chiesa non è una comunità angelica, ma di uomini e di donne che vivono nella storia, una varietà di situazioni umane, sociali e culturali nessuna delle quali ha mai rappresentato una preclusione alla santità. Se guardiamo al nostro contesto socio-culturale attuale, dominato dalla marginalità di Dio, soggettivismo, edonismo sfrenato, schiavitù, dipendenze, ingiustizie, corruzione, violenze e via dicendo, ci verebbe da pensare il contrario. Ma la vita e le opere dei santi stessi, uomini e donne, diversi l’uno dall’altro per cultura, formazione, estrazione sociale, sensibilità umana e congiunture storiche in cui sono vissuti, testimoniano che niente e nessuno può spegnere la vitalità della Chiesa nella santità della vita dei sui membri di ieri e di oggi.
La celebrazione di oggi ci fa anche scoprire che oltre la compagnia dei contemporanei, possiamo contare su un altro aiuto straordinario. Nella comunione dei santi, siamo circondati da un numero incalcolabile di fratelli e sorelle, i quali mettono a nostra disposizione i loro meriti e la loro gloria, un immenso patrimonio di grazia, per favorire la nostra personale risposta alla vocazione alla santità. La loro “intercessione” e la loro amicizia spirituale ci accompagnano in ogni situazione e circostanza. Un consiglio pratico: riavviciniamoci ai Santi, sia nella devozione (preghiere, pellegrinaggi, novene, collezione di reliquie e via dicendo), sia dedicando un po’ più del nostro tempo per conoscerli: torniamo a leggere le loro biografie! Una agiografia sobria, dignitosa e capace di illustrarci il mistero di grazia da loro accolto nella loro vita fino all’eroismo, non mancherà di esserci di grande conforto spirituale e di corroborarci nel nostro di fede quotidiano. I Santi sono i veri interpreti del Vangelo. Viverlo insieme a loro ci apparirà non come qualcosa di inconciliabile con la nostra umanità, ma come il vero orizzonte della nostra vita.
Auguri
a tutti !!!
don
Marco Belladelli.
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