sabato 28 gennaio 2012

Il Vangelo della salute del 29/01/2012

Il Cristo Redentore di Andrea Mantegna (1493)
IV Domenica del tempo Ordinario “B”.
Insegnava loro come uno che ha autorità.
 Dal Vangelo secondo Marco  (1, 21-28)
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Parola del Signore.
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Dopo l’annuncio del regno di Dio e la sua inaugurazione con la chiamata dei primi quattro Apostoli, Marco ci racconta una giornata tipo del ministero di Gesù. Siamo a Cafarnao, è sabato e, in ossequio alle tradizioni ebraiche, si reca in sinagoga dove si mette a insegnare. I presenti rimangono “stupiti” per la sua “autorità”, tanto diversa da quella degli scribi. Improvvisamente, un uomo posseduto da un demonio lo aggredisce verbalmente: “Che vuoi? Sei venuto a rovinarci?”, rivelando pure pubblicamente la sua identità: “Tu sei il santo di Dio!”, per metterlo in difficoltà di fronte al suo uditorio. Gesù ordina al maligno di tacere e lo scaccia, liberando l’uomo che ne era schiavo. Un esorcismo in piena regola, che lascia gli astanti ancora più sconcertati. Dopo quanto avevano ascoltato, ora lo sono per ciò che è accaduto davanti ai loro occhi: “Un insegnamento nuovo, dato con un’autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!. Insieme con loro, anche noi tocchiamo con mano la straordinaria novità del regno di Dio che si manifesta al mondo. Gesù non è un semplice interprete della legge, come lo erano gli scribi. Nel suo insegnamento si riconosce l’autorità stessa di Dio, perché egli è la “Parola fatta carne” in persona. L’esorcismo viene a confermare questa verità e realtà. Con chi abbiamo a che fare? Che cosa significa che Gesù insegna con la stessa autorità di Dio? Il Vangelo non è una affascinante filosofia che seduce la nostra mente e i nostri sentimenti, neppure una semplice dottrina morale e né tanto meno un’illusoria promessa di un futuro migliore. La Parola di Gesù è in tutto e per tutto uguale a quella Parola che ha dato origine al Creato: “Dio disse”(Gen 1,3). Oggi Dio si rivolge a noi, come a degli amici, perché abbiamo la vita in abbondanza (cfr Gv 10,10). Detto questo, rimane molto difficile rappresentare alla coscienza dell’uomo di oggi l’esperienza concreta dell’autorità divina. Nel contesto relativista e soggettivista in cui viviamo, non c’è proprio niente che possa vincolare il nostro “io”, se non la nostra libera scelta. Anche questa però mai in assoluto e per sempre. Questo è il risultato di un grave abbaglio del mondo moderno, che ha trasformato la libertà individuale da condizione a fine del vivere umano. Un equivoco che ci rende refrattari a qualsiasi autorità. A mala pena si tollerano le norme che regolano il nostro vivere civile. La Parola di Dio è di tutt’altra natura. Dice Marco che tutti furono presi da timore. Si tratta di quel santo timore di Dio, per il quale sappiamo riconoscere Dio, la sua onnipotenza e la misericordia con cui si china su di noi per amarci e liberarci dal male.
Buona Domenica!
don Marco Belladelli

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