GRAMELLINI, IL PRESUNTUOSO
Nel suo "Buongiorno" di ieri, il giornalista de La Stampa, Massimo Gramellini, se la prende con il cardinal Parolin, Segretario di Stato Vaticano, per le sue dichiarazioni sul referendum tenutosi in Irlanda sul problema del matrimonio tra persone dello stesso sesso (http://www.lastampa.it/2015/05/27/cultura/opinioni/buongiorno/umanit-KuIKPD1uEBpVIBpYEayc6K/pagina.html). Ovviamente secondo lui il referendum non è una sconfitta per l'umanità, perchè ha messo fine ad una ingiustizia, concedendo "a una minoranza di individui l’accesso a un diritto che era loro negato".
A parte il moralismo strisciante e farisaico del "chi è senza peccato scagli la prima pietra", (quindi lui Sì! e qualcun altro suo pari possono esprimere opinioni, mentre gli altri no), con cui pretende di mettere a tacere la Chiesa, quello che proprio non è sopportabile è il tirare in ballo Gesù Cristo come "maestro di tolleranza". Quando mai? Del resto non si può pretendere che Gramellini abbia letto il Vangelo ... E allora da dove tanta presunzione di usarlo come strumento per insegnare agli altri quello che lui non conosce e non può aver imparato?
A parte il moralismo strisciante e farisaico del "chi è senza peccato scagli la prima pietra", (quindi lui Sì! e qualcun altro suo pari possono esprimere opinioni, mentre gli altri no), con cui pretende di mettere a tacere la Chiesa, quello che proprio non è sopportabile è il tirare in ballo Gesù Cristo come "maestro di tolleranza". Quando mai? Del resto non si può pretendere che Gramellini abbia letto il Vangelo ... E allora da dove tanta presunzione di usarlo come strumento per insegnare agli altri quello che lui non conosce e non può aver imparato?
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