venerdì 2 marzo 2012

TESTIMONI/6

Ciao Lucio!
Lucio Dalla, con le sue canzoni, è stato la colonna sonora della mia giovinezza. Un poeta, più ancora che un cantante. Le sue melodie esaltavano i sentimenti che esprimeva, come soltanto lui sapeva fare. Anche nelle situazioni più scabrose della vita sapeva cogliere un fiore, il fiore dell'AMORE. Era un uomo profondamente
religioso. Lo ricordava ieri a Radio UNO il suo amico di sempre, il regista Pupi Avati. Val la pena rileggere l'intervista rilasciata ad Edgarda Ferri nel libro La tentazione di credere, nella quale parlava del suo incontro con P. Pio, della sua folle corsa a San Giovanni Rotondo per riuscire a vederlo vivo per l'ultima volta. Mi piace pensare che te ne sia andato cantando Maria: "Vengo da te Maria!". Ciao Lucio!

3 commenti:

  1. Merco,
    anche il nome di Marco ricorre tra le canzoni di Lucio, come fosse un tuo amico! La sua religiosità, il suo prodigarsi per le cause dei più deboli, il suo aiutare ma sopratutto il suo pregare, anche con le parole delle canzoni, ma ancora di più con il suo fare così privo di protagonismo, da fratello, era una cosa che sapevano in pochi. Tutti sanno giudicare gli altri, ancor meglio se famosi, rovano solo difetti, forse è l'invidia. In questi giorni tutti noi che abbiamo provato il dolore per averlo perso ci stiamo piano piano convincendo di aver scoperto in lui un esempio da seguire di come deve vivere un credente; un angelo del cielo come Lucio, che fa e non dice, che ama e ti insegna ad amare. Proprio per questo in tanti abbiamo dentro il dolore di aver perso una persona cara, un parente, un fratello. Grazie Signore di avercelo dato, accoglilo tra le tue braccia. T.S

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  2. "Sicuramente avrà' cercato Maria nel suo ultimo istante e non solo! Un vero uomo, come pochi, al giorno d'oggi, grande musicista, poeta, uomo di grande fede, imprigionato in un fisico che come una corazza proteggeva la sua fragilità. A noi che guardiamo alla "bellezza" che appare a prima vista, Lucio ha dato una lezione con la su bontà e la sua generosità verso tutti gli amici in difficoltà e con quel sorriso timido e infantile che non rifiutava a nessuno. Anche io ho amato e fatto mia la sua musica , i suoi sentimenti , la sua solitudine, e la sua capacità di trovare "quei fiori anche nelle situazioni più scabrose".

    Lo ringrazio per le emozioni che mi ha fatto provare nel corso degli anni e anche con la sua ultima canzone a Sanremo che avrei premiato. Ho sempre provato per lui uno strano sentimento di protezione materna; penso e spero che presto potrà scrivere, ascoltare e vivere le musiche più belle. Ciao Lucio non ti dimenticherò e ti offro un fiore."
    LUNA.

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    1. Vedete come oggi tutto si riduce, in chi spesso ha sulla coscienza peccati ben più gravi - amministrare e rubare, criticare senza cercare di capire - a condannare Lucio perché era dichiaratamente omosessuale. Io non lo condanno, né lui né quelli che vivono questa condizione senza farne un vizio da sfoggiare nei gay- pride come fosse un vantaggio sugli altri, ma accettano senza essere dei pedofili la loro condizione per quella che il Signore gli ha dato.Questi nostri fratelli sono quelli che il Vangelo cita "Cristo parlava ai fratelli, alle sorelle e agli altri". Non è una parolaccia e in Lucio poi era la capacità di essere sensibile, poeta maschio e femmina. E' proprio vero dal Tempio non si riesce ancora a gettare fuori chi lo profana; questo tempio, che ci unisce e ci unirà sempre anche con chi ci ha lasciato, è il nostro cuore. Un abbraccio a chi mi riesce a capire e la pensa come me. T.S.

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