lunedì 31 dicembre 2018

Il Vangelo della salute del 01/01/2019

Anonimo, Madre di Dio, affresco cappella dell'Incoronata, Cattedrale di Mantova.
1° Gennaio, ottava del Natale, 
solennità di Maria, Madre di Dio, 
Giornata mondiale della Pace.
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. 
Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù. 
Dal Vangelo secondo Luca,   (2,16-21) 
In quel tempo, andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.

Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore.
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Buon Anno! La prima lettura di oggi, una formula di benedizione del popolo d’Israele in occasione del nuovo anno tratta dal libro dei Numeri, ci sollecita a riflettere sul senso del tempo che passa. Contiamo i nostri giorni secondo il moto degli astri, particolarmente quello del sole, della luna e della terra. Mesi e anni si succedono nella loro ciclicità sempre verso qualcosa di nuovo, senza mai ritornare allo stesso punto. Ci troviamo immersi nel suo scorrere inesorabile, nella convinzione di raggiungere il suo e il nostro compimento. Le scadenze che di volta in volta si susseguono, come per esempio quelle di un anno che finisce e di uno nuovo che inizia, sono dei passaggi che ci inducono a riflettere su ciò che è successo, su come abbiamo usato il tempo che ci è stato messo a disposizione, come abbiamo vissuto e come intendiamo proseguire per quel tanto o poco che ancora ci resta da vivere.
Che cosa augurarci allora di meglio, se non che Dio continui a proteggerci e abbia ancora la bontà di accompagnarci nel nostro cammino terreno, come ha fatto fino ad oggi.  Abbiamo bisogno di invocare ogni giorno il suo Nome per noi e i nostri cari, perché  abbia pietà di noi e ci benedica” (salmo responsoriale, sal 66/67) e perché possiamo servirlo sempre meglio. La luce del suo volto ci illumini ogni giorno di questo nuovo anno. Non c’è augurio e benedizione più propizia di questa. 
Non è un caso per la Chiesa iniziare il nuovo anno nel segno di Maria, la creatura più alta che non sia mai comparsa sulla terra. Oggi la celebriamo e la veneriamo con il titolo di ‘Madre di Dio per quella sua straordinaria e insostituibile collaborazione al piano di salvezza divino. Con l’offerta di sé a Dio in quel suo ‘fiat’ (Lc 1,38), ha reso possibile la realizzazione del mistero dell’incarnazione e della redenzione. Quante volte in un giorno ci rivolgiamo a lei con questo bellissimo titolo per invocare il suo aiuto per noi, poveri peccatori: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi, peccatori!”. Invochiamo Colei che è la “benedetta fra tutte le donne”, per essere sempre partecipi della sua benedizione, soprattutto quando per noi diventa difficile rispondere come lei a Dio: “sia fatta la tua volontà”. Abbiamo bisogno che anche lei, Madre come solo lei sa essere, ci accompagni in ogni momento della nostra vita. Guardiamo alla sua “pienezza di grazia” perché diventi anche la nostra. 
Dal 1968 per volontà di san Paolo VI il 1° Gennaio è diventato anche GIORNATA MONDIALE DELLA PACE. Nel messaggio per il 2019 (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/papa-francesco_20181208_messaggio-52giornatamondiale-pace2019.html), Papa Francesco di ricorda che "la buona politica è al servizio della pace".  La sua lettura sarà l’occasione per riflettere sull’importanza della pace e sui pericoli che oggi più la minacciano. 
Oltre agli sforzi della diplomazia e all’impegno degli uomini di buona volontà, per grazia di Dio possiamo contare anche sull’opera a noi del tutto sconosciuta dei Cori Angelici, i quali quotidianamente operano e interagiscono concretamente con tutti quei fattori che a lungo andare potrebbero essere la causa di gravi conflitti bellici. Lo affermo per esperienza diretta. Se perfino Dio è tanto sollecito per la pace nel mondo, a maggior ragione noi uomini dobbiamo darci da fare per superare l’indifferenza e impegnarci seriamente a favore della convivenza pacifica di tutti i popoli. Con i migliori auguri di Buon Anno e di tanta Pace con noi stessi e con tutti  !!! 
don Marco Belladelli.

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