CRISTIANOFOBIA IN FRANCIA
Mentre lo scorso fine settimana mi trovavo a Parigi per il XXVI Congresso della F.I.P.C., la Federazione Internazionale dei Farmacisti Cattolici, svoltosi presso la foresteria delle Suore Benedettine della chiesa del Sacro Cuore a Montmatre, a Bordeaux nella notte tra il 22 e il 23 Settembre veniva assalita per la 26° volta negli ultimi anni la librearia cattolica davanti alla chiesa di
Sant' Eloi. Se si fosse trattato di mussulmani o di ebrei, la notizia avrebbe subito fatto il giro del mondo. Siccome invece si tratta di cattolici, nessuno ne ha parlato, eccetto qualche fonte cattolica.
Sant' Eloi. Se si fosse trattato di mussulmani o di ebrei, la notizia avrebbe subito fatto il giro del mondo. Siccome invece si tratta di cattolici, nessuno ne ha parlato, eccetto qualche fonte cattolica.
Ho ripreso la notizia dal blog San Pietro e dintorni, di Marco Tosatti, vaticanista de LA STAMPA. Nello stesso post ricorda pure che l’8 luglio scorso un giornalista del quotidiano Sud-Ouest era stato condannato
per aver danneggiato la libreria, ricorda “Riposte- Catholique”. Nel marzo
scorso invece una quindicina di persone si erano radunate davanti alla chiesa
per insultare i fedeli che uscivano dopo la messa. Non c’erano stati incidenti,
perché i fedeli non avevano reagito, limitandosi a prendere fotografie degli
assalitori. L’anno scorso la chiesa era stata coperta di manifesti
cristianofobici, come altre chiese e librerie cattoliche di Bordeaux. Uno dei
parrocchiani, interrogati da Infos-Bordeaux, ha dichiarato: “La cosa più
sorprendente per noi non è di farsi insultare, dal momento che Cristo stesso è
stato vittima dell’odio degli uomini, ma è il silenzio delle autorità.
Immaginatevi che rumore se la stessa cosa fosse capitata a fedeli che uscivano
da una moschea o da una sinagoga”!
Tornando alla FIPC, nella risoluzione conclusiva del Congresso, per accontentare francesi e belgi, si è dovuto trovare un compromesso xchè non volevano ci si dichiarasse apertamente allineati alla posizione della Chiesa cattolica sui cosidetti "principi non negoziabili" della vita umana, per non trovarsi in contrasto con un contesto sociale e culturale fortemente avverso a tutto quello che riguarda la Chiesa. Quando non ci sarà più spazio per i compromessi, la Chiesa francese si deciderà ad avere un po' di coraggio nella testimonianza e a dedicarsi con più fervore alla missione?
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