mercoledì 12 gennaio 2011

Guerra ai Cristiani

Formella di una porta della Chiesa del monastero dei Siriani,
a Wadi Natrun in Egitto
Ancora morti cristiani in Egitto, in seguito ad una sparatoria su un treno al Cairo. Le autorità parlano di conflitti familiari, ma le cronache dicono che l'assassino abbia gridato: Allah akbar! secondo il rituale del fondamentalismo. Nel Maggio scorso, assieme ad amici, ho visitato alcune comunità copte dell'Egitto. Per un
certo verso, è stato come ritornare al Cristianesimo delle origini, vedendo i Cristiani che la Domenica si riuniscono presso i monasteri per celebrare l'Eucarestia e poi si fermano a mangiare insieme l'agape fraterna, secondo le antiche tradizioni descritte da S. Paolo nella lettera ai Corinti (1Cor. 11,17ss). Una comunità dove il sacro è ancora fortemente presente, come l'anima della loro stessa vita. I Copti entrano in chiesa scalzi come gli arabi, si prostrano come loro e pregano a braccia aperte e alzate al cielo, come Mosè. Al momento del battesimo i bambini vengono tatuati sul polso con una croce, per ricordare loro che sono sempre cristiani, anche se venissero rapiti come schiavi dai predoni arabi e costretti a convertirsi all'islam, come avviene ancora oggi soprattutto nel Sudan. La guida che ci accompagnava, Shady, un giovane laureato sui 30 anni, nonostante gli allettanti compensi, aveva abbandonato Sharm el Sheik, nauseato da questo paradiso artificiale, costruito quale luogo di evasione quasi unicamente per noi europei, alla ricerca di sempre nuove e più forti emozioni, per affrontare la fatica del vivere. Durante i momenti di pausa ascoltava sul suo i pode l'ultima omelia del patriarca di tutti i copti, Sua Santità Shenuda III. Insomma, una Chiesa, quella copta di Egitto, fortemente identitaria e altrettanto coraggiosa, nonostante il contesto non li favorisca in nulla. Loro dicono di essere 15 milioni. Le autorità dicono che sono poco più della metà, ma si rifiutano di fare censimenti pur non essere smentiti.
Il monaco che ci accompagnava nella visita, ci ha spiegato il significato della formella che ho riprodotto all'inizio di questo post. Nella sua eleganza figurativa, essa rappresenta la Chiesa assediata dei nemici della Croce. Un passaggio storico necessario, a suo dire, per arrivare alla piena manifestazione del Signore Gesù.


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