sabato 16 luglio 2022

Il Vangelo della salute del 17/07/2022

Tintoretto, Gesù in casa di Marta e Maria, 1567, Alte Pinakothek - Monaco di Baviera. 

XVI Domenica del Tempo Ordinario, “C”.

Marta lo accolse nella sua casa.

Maria ha scelto la parte migliore.

+Dal Vangelo secondo Luca  (10, 38-42).
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti

affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Parola del Signore.

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Oggi insieme a Gesù facciamo tappa a Betania, in casa di Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro, colui che verrà risuscitato da morte poco prima della passione (cfr. Gv 11). Ai tre fratelli dobbiamo aggiungere la più piccola, la Maddalena, che traumatizzata per la morte del padre si ribellò alla famiglia e alle sue tradizioni, per una vita libera da qualsiasi vincolo nel suo castello di Magdala, luogo da cui ha preso il nome. Gesù guarirà la sua infermità spirituale e Maria Maddalena ebbe il privilegio di essere la prima persona ad incontrarlo risorto dopo la sua morte e a portarne l’annuncio agli apostoli. Per questo Papa Francesco l’ha proclamata l’ “Apostola degli Apostoli.

Sappiamo pure che Betania era un villaggio distante poche miglia da Gerusalemme. Questo non significa che siamo ormai prossimi alla meta del nostro viaggio. La strada da percorrere è ancora lunga, a conferma che il cammino verso Gerusalemme di Gesù è immagine di un percorso di formazione per diventare veri discepoli del regno. 

Dopo il rifiuto dei Samaritani e le questioni insidiose del dottore della legge, ecco un esempio di accoglienza e di ascolto, atteggiamenti propri del vero discepolo del regno di Dio. Oltre all’amicizia che legava Gesù alla famiglia di Lazzaro, egli si comporta secondo le indicazioni date da lui stesso ai discepoli: “Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.”. In quella casa egli annuncia: “E' vicino a voi il regno di Dio” e molto probabilmente avrà anche curato i malati che vi ha trovato.

Il racconto di Luca si concentra su Marta, tutta presa dalle faccende di casa, mentre Maria è seduta ai piedi di Gesù per ascoltarlo. Nonostante Gesù fosse spesso ospite di Lazzaro, ogni volta la sua presenza metteva in agitazione Marta, che desiderava offrire all’illustre amico tutto il meglio possibile. Come ci insegna la 1°lettura, nella tradizione giudaica l’ospite è Dio stesso. Abramo, che accoglie i tre misteriosi personaggi venuti ad annunciare la nascita di Isacco, con il suo comportamento coniuga il paradigma dell’accoglienza. All’inizio Abramo è descritto seduto all’ora di mezzogiorno all’ingresso della propria tenda in una posizione di vantaggio e di sicurezza rispetto ai tre che avanzano verso di lui, provati dalla fatica del viaggio e dalla calura del sole. Alla fine i misteriosi personaggi sono descritti seduti all’ombra, dopo essersi lavati e rifocillati dal pasto preparato e offerto loro gratuitamente da Abramo, che ora sta in piedi davanti a loro come un servo. Questo mettersi in gioco fino a capovolgere le parti non è un elemento puramente culturale. In questo modo la Scrittura ci insegna ad accogliere Dio nella nostra vita. Come diceva san Benedetto: hospes ut Christus, l’ospite è come Cristo. Così si spiega anche l’affannarsi di Marta.

Sull’esempio di Abramo e di Marta, dobbiamo schiodarci dal nostro egocentrismo per mettere Dio al centro della nostra vita, fino a scoprirci a nostra volta ospiti suoi, come di fatto siamo sulla terra e come lo saremo alla manifestazione del suo regno.

L’ascolto di Maria allora non è un semplice atto di cortesia verso il gradito ospite, o l’espressione di un interesse culturale. La sua postura: “seduta ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola”, tradisce l’atteggiamento del discepolo, come se fosse in  ascolto di Dio stesso che le parla. Ecco perché questa è la “parte migliore che non le sarà tolta”, cioè ancora più importante della ospitale accoglienza di Marta, tanto che Gesù definisce l’ascolto come l’unica cosa “di cui c'è bisogno”.

Non c’è fede senza l’ascolto assiduo e frequente della Parola di Dio. Come diceva san Girolamo, l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo. Nel suo grande amore Dio parla a noi come con degli amici (Dei Verbum 2) . Per mezzo di Gesù Dio parla al nostro cuore per attirarci a sé e farci ritrovare la strada che conduce alla casa del Padre. Il  nostro rapporto con Dio comincia dall’ascolto per evolversi in una vera accoglienza. Nell’ascolto umile e fedele apriamo il nostro cuore a Dio per diventare suoi veri discepoli. Buona Domenica!

don Marco Belladelli.

 

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