martedì 18 ottobre 2011

LA VOCE DI MANTOVA

Roma stretta tra violenza e Vangelo
Sabato 15 Ottobre 2011. Dopo le devastazioni pomeridiane ad opera dei black bloc che, infiltratisi nel corteo di protesta degli INDIGNATI, hanno messo a ferro e fuoco la città, Roma nella stessa serata ha conosciuto un’altra invasione, questa volta pacifica, quella dei nuovi evangelizzatori. Dei primi,
circa cinquecento secondo le stime delle forze dell’ordine, e del milione di euro di danni che hanno lasciato dietro di sé, hanno parlato tutti i telegiornali del mondo, descrivendo in modo particolareggiato le loro imprese, seguite dalle analisi e dai commenti dei vari addetti ai lavori. Dei secondi invece, fatta eccezione dei mezzi d’informazione cattolici, è stato detto poco o nulla. Sono gli ottomila partecipanti al convegno su Nuovi evangelizzatori per la Nuova Evangelizzazione – La Parola di Dio cresce e si diffonde (At 12,24)”, organizzato dal nuovo dicastero vaticano, il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, presieduto da Mons. Rino Fisichella, già Rettore dell’Università Lateranense, oltre che assistente spirituale della Camera dei Deputati. Finiti i disordini, in serata i nuovi evangelizzatori, provenienti da tutto il mondo, hanno percorso le vie del centro storico romano annunciando il Vangelo in strada e invitando i passanti ad unirsi a loro nell’adorazione eucaristica nelle chiese aperte fino a mezzanotte per ospitare chiunque desiderasse raccogliersi in preghiera. Prima di andare ad evangelizzare, avevano ascoltato la testimonianza di suor Veronica Berzosa, la quarantacinquenne fondatrice della Comunità “Iesu Communio”, un nuovo Istituto religioso di vita contemplativa che, nella laicissima Spagna di Zapatero, in pochi anni ha fatto il pieno di vocazioni, accogliendo al suo seguito centinaia di ragazze tra i 20 e i 30 anni. Suor Veronica anche questa volta è riuscita a trasmettere in modo straordinario il suo ardente e incontenibile amore per Gesù, tanto da essere paragonata alla santa Teresa d’Avila dei nostri tempi. Dopo di lei ha parlato Vittorio Messori, noto al grande pubblico per i suoi libri e i suoi articoli sul Corriere della Sera, il quale, riflettendo sulla sua esperienza personale, ha denunciato l’inutilità del protrarsi nella Chiesa delle dispute da pollaio post conciliari, auspicando invece un maggior impegno nell’annuncio di Cristo risorto e della ragionevolezza della scelta di fede. E’ stata quindi la volta di Marco Bersanelli, professore di astrofisica all’Università di Milano ed esponente di Comunione e Liberazione che, sempre a partire dalla propria esperienza personale, ha parlato dello stupore dello scienziato di fronte alle immense meraviglie del creato, e del Vescovo colombiano, Monsignor Fabio Suescun Mutis, che ha proposto una strategia per la nuova evangelizzazione, che abbia come centro propulsore la parrocchia. Intervallati da vari stacchi musicali, tra i quali anche un breve concerto di Andrea Bocelli, il convegno si è poi concluso con l’intervento di Benedetto XVI, il quale domenica mattina in San Pietro ha celebrato la S. Messa per gli stessi nuovi evangelizzatori. Il contemporaneo passaggio per Roma dei black bloc e dei nuovi evangelizzatori può essere considerato pura contingenza del tutto casuale. I due appuntamenti avevano origini diverse e molto più distanti, se non addirittura contrapposte, erano le finalità degli uni rispetto agli altri. C’è un episodio che però li lega. I violenti nelle loro scorribande hanno anche assalito una parrocchia, asportando un crocifisso e una statua della Madonna, per farli poi a pezzi per strada. Dice la Bibbia che c’è un tempo per demolire e un tempo per costruire (cfr. Qo 3,3). Per chi invece crede che niente sia a caso, la coincidenza non vorrà forse dire che ci sono due modi per affrontare la crisi a tutto tondo che stiamo vivendo? Prima ancora delle varie motivazioni e delle buone intenzioni di chicchessia, è urgente scegliere da che parte stare: tra chi distrugge o chi costruisce?
Don Marco Belladelli.
pubblicato su LA VOCE DI MANTOVA il 17/10/2011.

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