mercoledì 8 ottobre 2014

FOTONOTIZIA/20

3° MISSIONE DI FRA ELIA IN INDONESIA
Sbarcati questa mattina a Singapore, dopo 12 ore di volo,  alle 10,30 ore locali ci siamo imbarcati sul traghetto per l'isola indonesiana di Batam che si trova a circa un'ora di navigazione. All'arrivo siamo stati accolti dal parroco di S. Pietro, accompagnato da alcuni parrocchiani. Dopo un paio di ore di riposo, siamo arrivati alle 17,30 alla chiesa di San Pietro già piena di folla. All'omelia ho presentato brevemente la persona, i carismi e la missione di fra Elia. Al termine della S. Messa fra Elia ha benedetto con un segno di croce sulla fronte tutti i presenti. La celebrazione è iniziata alle 18 ed è terminata alle 20,45. Erano presenti più di mille persone, tra cui anche dei mussulmani. Il clima era festoso e di gioiosa beatitudine. Al termine è seguito un rinfresco con i sacerdoti presenti e con coloro che hanno collaborato con Mira Guizot per organizzare l'evento, durante il quale sono state fatte molto foto e sono state poste domande a fra Elia su di lui e vari argomenti. Dopo il ringraziamento el Parroco, fra Elia è intervenuto di nuovo per raccomandare a tutti la fedeltà alla Parola del Vangelo, soprattutto mettendola in pratica.  


giovedì 2 ottobre 2014

Il Vangelo della salute del 05/10/2014

Luca Signorelli, La predicazione dell'anticristo, Duomo di Orvieto.
XXVII  Domenica del Tempo Ordinario, “A”
Darà in affitto la vigna ad altri contadini.
Dal Vangelo secondo Matteo  (21,33-43).
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.

mercoledì 1 ottobre 2014

SPIRITUALITA'/7

Basilica del Sacro Cuore, lanterna della cupola, Montmartre, Parigi.


LA VELOCITA' DELL'AMORE
"L'amore ha la sua velocità. Si tratta di una velocità spirituale. Si tratta di un tipo di velocità diverso dalla velocità tecnologica a cui siamo abituati. L'amore va avanti nella profondità  della nostra vita, alla velocità di tre miglia all'ora, che ce ne accorgiamo oppure no. E' la velocità a cui camminiamo, e quindi è la velocità dell'amore a cui Dio cammina" (da Dio a tre miglia all'ora, di Kosuke Koyama, teologo gesuita giapponese). ...
e IL RICONGIUNGIMENTO DEL CORPO ALL'ANIMA
Una spedizione europea di esplorazione dell'Africa aveva assoldato come portatori degli indigeni. A un certo punto si fermarono tutti nello stesso momento, con grande stupore degli europei che avevano programmato tempi e soste diverse. Interrogati sul perché di quella sosta improvvisa, uno degli africani rispose per tutti. "Abbiamo smesso di marciare  in modo che le nostre anime possano raggiungere i nostri corpi". ( da Civiltà Cattolica, Quaderno 3942).