lunedì 17 ottobre 2011

I SEGNI DELLO SPIRITO - Novembre 2011/2

Sr. Veronica Berzosa, Mons. Suescun Mutis e Vittorio Messori.
Nuova evangelizzazione e conversione
Sabato 15 Ottobre 2011 il nuovo dicastero vaticano, il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, presieduto dall’Arcivescovo, Monsignor Rino Fisichella, ha organizzato un convegno internazionale sul tema “Nuovi evangelizzatori per la Nuova Evangelizzazione – La Parola di Dio cresce e si diffonde (At 12,24)”, al quale hanno partecipato più di otto mila persone


in rappresentanza di 30 Conferenze episcopali e di movimenti ecclesiali oggi particolarmente impegnati nell’evangelizzazione. Iniziato nella mattinata con la prolusione del Presidente e un dibattito assembleare, i lavori sono proseguiti nel pomeriggio con la testimonianza di suor Veronica Berzosa, la quarantacinquenne fondatrice della Comunità “Iesu Communio”, nuovo Istituto religioso di vita contemplativa che nella laicissima Spagna di Zapatero in pochi anni ha fatto il pieno di vocazioni, accogliendo al suo seguito centinaia di ragazze tra i 20 e i 30 anni. Suor Veronica, che viene chiamata la santa Teresa d’Avila dei nostri giorni, anche questa volta è riuscita a trasmettere in modo straordinario il suo ardente e incontenibile amore per Gesù e per la Chiesa. Dopo di lei ha parlato Vittorio Messori, noto al grande pubblico per i suoi libri e i suoi vari scritti, il quale, riflettendo sulla sua esperienza personale, ha denunciato l’inutilità del protrarsi nella Chiesa delle dispute da pollaio post conciliari, auspicando invece un maggior impegno per l’annuncio fondamentale del Cristianesimo: “Gesù è risorto!” e per convincere gli uomini di oggi sulla ragionevolezza della scelta di fede. E’ stata quindi la volta di Marco Bersanelli, esponente di Comunione e Liberazione, professore di astrofisica all’Università di Milano, impegnato in importanti progetti di ricerca internazionali di cosmologia. Prendendo sempre spunto dalla propria esperienza personale, ha parlato dello stupore dello scienziato di fronte alle meraviglie del creato da coniugarsi con la fede in Cristo, Primogenito di ogni creatura e unico Salvatore dell’uomo. L’ultimo ad intervenire è stato il Vescovo colombiano, Monsignor Fabio Suescun Mutis, che ha proposto una strategia per la nuova evangelizzazione, che abbia come centro propulsore la parrocchia. Intervallato da vari stacchi musicali, tra i quali anche un breve concerto di Andrea Bocelli, il convegno si è poi concluso alla presenza del Santo Padre, che ha esortato tutti i presenti a “un rinnovato senso di responsabilità verso la Parola di Dio e la diffusione del Vangelo”, certi che il Signore non farà mancare anche oggi la sua grazia. Prima dell’arrivo di Benedetto XVI, era stata presentata la nuova piattaforma on line Aleteia (dal greco “Verità” - http://www.aleteia.org/), che si propone di rispondere alle domande di fede e di vita secondo gli insegnamenti della Chiesa Cattolica. In serata i nuovi evangelizzatori hanno percorso le vie del centro storico di Roma annunciando il Vangelo in strada e invitando i passanti ad unirsi a loro nell’adorazione eucaristica nelle chiese aperte fino a mezzanotte. Il convegno si è concluso Domenica mattina con la partecipazione in San Pietro alla S. Messa celebrata dal Papa. Anche se qualcuno addirittura la collega al Concilio Vaticano II, è stato Paolo VI a parlare per primo di evangelizzazione al termine dell’Anno Santo del 1975, nell’esortazione apostolica “Evangeli Nuntiandi”, seguita al Sinodo svoltosi un anno prima. Fu però Giovanni Paolo II a definire il significato della nuova evangelizzazione, nuovanon nei contenuti, ma nello slancio interiore, nella ricerca di modalità che corrispondano alla forza dello Spirito Santo e siano adeguate ai tempi e alle situazioni, nuova anche per i Paesi di antica evangelizzazione. Nonostante i ripetuti annunci di tre Papi e fatta eccezione per qualche lodevole e significativa esperienza, la nuova evangelizzazione non decolla. La Chiesa di oggi infatti non si è ancora convinta di aver bisogno di una profonda conversione, che la purifichi dagli errori e dall’ipocrisia in cui è caduta soprattutto in questi ultimi decenni. Soltanto allora lo Spirito Santo la riempirà di quello slancio interiore, per mezzo del quale i primi Apostoli conquistarono il mondo.  don Marco Belladelli.

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