giovedì 4 agosto 2011

SPIRITUALITA' /2

IN VACANZA LEGGETE LA BIBBIA!
A margine della catechesi che Benedetto XVI ha tenuto ieri, 3 Agosto 2011, durante l’udienza generale del Mercoledì a Castel Gandolfo, che riporto in fondo al post, ho scitto per LA VOCE DI MANTOVA i seguenti pensieri.  
Non avrei mai pensato che le parole dette ieri da Benedetto XVI durante l’udienza generale del Mercoledì: “Vorrei allora fare una proposta: perché non scoprire alcuni libri della Bibbia, che normalmente non sono conosciuti?” (03/08/2011), suscitassero tanto interesse e scalpore nei media nazionali. Tante volte anch’io ho consigliato la stessa cosa pubblicamente e privatamente, senza suscitare reazioni particolari. Mi fa piacere che invece si ascolti il Papa e venga dato risalto a questi suoi pensieri. Leggere e conoscere la Bibbia per un cristiano è un dovere, per un laico pure, anche se per ragioni diverse. Nella Bibbia si ritrovano quelle benedette radici culturali e spirituali della nostra storia, della nostra cultura e della nostra società. La bibbia è il libro dei libri, è stato il primo volume pubblicato il 23/02/1455 da Gutenberg, l’inventore della stampa, e a tutt’oggi è ancora il più diffuso al mondo. I giornali e i TG snocciolano statistiche su chi più legge la bibbia e interviste sull’importanza di conoscerla. Gli americani sono in vantaggio sugli europei. Tra gli europei meglio i protestanti dei cattolici. Qualche tempo fa in una famiglia di amici ho incontrato una ragazza alla pari originaria degli Stati Uniti. Nel suo soggiorno in Italia si era portata con sé un testo di ‘Introduzione alla Bibbia’ per preparare un esame previsto nel suo piano di studio universitario che non aveva niente a che vedere con la teologia. In Italia, soprattutto per come sono andate le cose nel tanto decantato Risorgimento, una cosa del genere verrebbe giudicata una ingerenza indebita della Chiesa, non degna della cultura ufficiale. Alla fine quindi la conoscenza della bibbia è ritenuta una cosa marginale, da lasciare alla autoformazione di ciascuno. Alla faccia della cultura! Secondo Tony Blair, ex premier inglese di sinistra, una classe dirigente analfabeta in materia di religione non può governare il 21° secolo.
Il Papa prende spunto dal fatto che per molti le ferie sono l’appuntamento annuale tanto atteso per le buone letture, secondo gli interessi di ciascuno. E poiché la bibbia è una vera e propria piccola biblioteca, composta da libri di vario genere letterario, dove sono trattati temi anche di stretta attualità, ognuno può trovare quello che gli è più confacente. Per esempio, a proposito di migranti, nel libro di Ruth si parla di una straniera e della sua integrazione nel popolo d’Israele, fino a diventare la nonna del re David. Ci sono poi pagine di storia, racconti di saghe familiari e brani di altissima poesia, come i ‘Salmi’ o il ‘Cantico dei cantici’, un insospettabile e sorprendente poema di amore e di eros, perché Dio non è un moralista bigotto. La bibbia non va letta dalla prima pagina all’ultima, come un romanzo. Si può scegliere un libro per volta, sia del Nuovo, come dell’Antico testamento, a seconda del nostro interesse del momento, fino al suo esaurimento. Diceva San Girolamo millesettecento anni fa circa che l’ignoranza della Scrittura è ignoranza di Cristo. Una verità valida anche oggi. Molti cristiani si sono accontentati del poco che hanno appreso a catechismo o a scuola nell’ora di religione. Chi va a Messa tutte le domeniche, ascolta le letture della Liturgia e si ferma lì, senza osare di più. Nella casa di un cristiano non può mancare la bibbia. Non va tenuta in libreria, ma dovrebbe avere un posto d’onore, esposta in bella vista, perché tutti quelli che entrano la vedano, con accanto magari una candela da accendere tutte le volte che qualcuno si ferma a leggerla. La Bibbia dovrebbe essere la fonte d’ispirazione della vita quotidiana della famiglia cristiana. Lo dico non per mestiere, ma pensando a tutte le tragedie familiari che hanno riempito le cronache in questi ultimi mesi: omicidi e suicidi di uomini, donne e bambini da nord a sud che lasciano attoniti. Com’è possibile che succedano tutte queste cose, quasi nell’indifferenza generale? Quando in una famiglia si legge la Bibbia le relazioni migliorano, le tensioni si stemperano e si fa a gara a chi ama di più, a chi è più generoso, non a chi è più egoista. Buone ferie allora e, perché no? magari in compagnia della Bibbia.
Don Marco Belladelli.
pubblicato su LA VOCE DI MANTOVA il 05/08/2011.
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CATECHESI DEL SANTO PADRE del 03/08/2011.
Cari fratelli e sorelle!
Sono molto lieto di vedervi qui in piazza in Castel Gandolfo e di riprendere le udienze interrotte nel mese di luglio. Io vorrei continuare con il tema che abbiamo iniziato, cioè una "scuola di preghiera", e anche oggi, in un modo un po’ diverso, senza allontanarmi dal tema, accennare ad alcuni aspetti di carattere spirituale e concreto, che mi sembrano utili non solo per chi vive - in una parte del mondo - il periodo delle ferie estive, come noi, ma anche per tutti coloro che sono impegnati nel lavoro quotidiano.
Quando abbiamo un momento di pausa nelle nostre attività, in modo speciale durante le vacanze, spesso prendiamo in mano un libro, che desideriamo leggere. E’ proprio questo il primo aspetto, su cui oggi vorrei soffermarmi. Ognuno di noi ha bisogno di tempi e spazi di raccoglimento, di meditazione, di calma… Grazie a Dio che è così! Infatti, questa esigenza ci dice che non siamo fatti solo per lavorare, ma anche per pensare, riflettere, oppure semplicemente per seguire con la mente e con il cuore un racconto, una storia in cui immedesimarci, in un certo senso "perderci" per poi ritrovarci arricchiti.
Naturalmente molti di questi libri di lettura, che prendiamo in mano nelle vacanze, sono per lo più di evasione, e questo è normale. Tuttavia, varie persone, particolarmente se possono avere spazi di pausa e di relax più prolungati, si dedicano a leggere qualcosa di più impegnativo. Vorrei allora fare una proposta: perché non scoprire alcuni libri della Bibbia, che normalmente non sono conosciuti? O di cui forse abbiamo ascoltato qualche brano durante la Liturgia, ma che non abbiamo mai letto per intero? In effetti, molti cristiani non leggono mai la Bibbia, e hanno di essa una conoscenza molto limitata e superficiale. La Bibbia – come dice il nome – è una raccolta di libri, una piccola "biblioteca", nata nel corso di un millennio. Alcuni di questi "libretti" che la compongono rimangono quasi sconosciuti alla maggior parte delle persone, anche buoni cristiani. Alcuni sono molto brevi, come il Libro di Tobia, un racconto che contiene un senso molto alto della famiglia e del matrimonio; o il Libro di Ester, in cui la Regina ebrea, con la fede e la preghiera, salva il suo popolo dallo sterminio; o, ancora più breve, il Libro di Rut, una straniera che conosce Dio e sperimenta la sua provvidenza. Questi piccoli libri si possono leggere per intero in un’ora. Più impegnativi, e autentici capolavori, sono il Libro di Giobbe, che affronta il grande problema del dolore innocente; il Qoèlet, che colpisce per la sconcertante modernità con cui mette in discussione il senso della vita e del mondo; il Cantico dei Cantici, stupendo poema simbolico dell’amore umano. Come vedete, questi sono tutti libri dell’Antico Testamento. E il Nuovo? Certo, il Nuovo Testamento è più conosciuto, e i generi letterari sono meno diversificati. Però, la bellezza di leggere un Vangelo tutto di seguito è da scoprire, come pure raccomando gli Atti degli Apostoli, o una delle Lettere.
In conclusione, cari amici, oggi vorrei suggerire di tenere a portata di mano, durante il periodo estivo o nei momenti di pausa, la santa Bibbia, per gustarla in modo nuovo, leggendo di seguito alcuni suoi Libri, quelli meno conosciuti e anche quelli più noti, come i Vangeli, ma in una lettura continuata. Così facendo i momenti di distensione possono diventare, oltre che arricchimento culturale, anche nutrimento dello spirito, capace di alimentare la conoscenza di Dio e il dialogo con Lui, la preghiera. E questa sembra essere una bella occupazione per le ferie: prendere un libro della Bibbia, così avere un po' di distensione e, nello stesso tempo, entrare nel grande spazio della Parola di Dio e approfondire il nostro contatto con l'Eterno, proprio come scopo del tempo libero che il Signore ci dà.

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