martedì 16 agosto 2011

I SEGNI DELLO SPIRITO - Settembre 2011

Medjugorie, 30 anni di apparizioni
Era il 24 Giugno 1981, quando due ragazzine tra i 15 e i 16 anni, cristianamente educate per quel che permetteva il regime comunista dell’ex Jugoslavia, mentre in un pomeriggio assolato di inizio estate passeggiavano lungo una polverosa strada del loro piccolo villaggio dell’Erzegovina, videro apparire su una collina piena di sassi e di rovi la Madonna. A Ivanka e Mirjana,


questi erano i loro nomi, il giorno seguente si unirono altri tre coetanei, Vicka, Marija, Ivan e il piccolo Jakov di soli 10 anni. Diventa così il 25 Giugno l’anniversario della lunga serie di apparizioni quotidiane che dopo trent’anni non vede soluzione di continuità. La notizia si diffuse velocemente per tutto il circondario e nei giorni immediatamente successivi Medjugorie, così si chiama la località degli eventi, è invasa da migliaia di persone.
Alle apparizioni si accompagnano segni straordinari, guarigioni inspiegabili e conversioni altrettanto sconcertanti. I governanti socialisti succeduti al colonnello Tito, defunto da un anno, colti di sorpresa, corrono ai ripari. Con le armi dell’ideologia e della forza cercano di mettere fine a quella che giudicano una macchinazione della Chiesa contro il regime. Intimidiscono i giovani veggenti, minacciano le loro famiglie e chiunque li sostenga. Il primo a pagare con l’arresto, il carcere e le torture è il parroco, il quarantenne padre francescano Jozo Zovko. Ma i pellegrini non si fermano. Anzi, cominciano ad arrivare italiani, tedeschi, polacchi e da ogni altra parte del mondo. Mancando le adeguate strutture di accoglienza, si  accontentano della modesta ospitalità offerta dalle famiglie del luogo, che aprono le loro case e cedono i loro letti. Esattamente dieci anni dopo, secondo la parola profetica della Regina della Pace, titolo con cui Maria si è presentata ai veggenti, scoppia la guerra serbo-croata per l’indipendenza di Zagabria da Belgrado, alla quale farà seguito quella bosniaca per la libertà di Sarajevo. Nonostante questi drammatici eventi di violenze e di morte, a Medjugorie tutto continua a crescere nel segno di Maria, che l’ha scelta come sua nuova dimora terrena.
In trent’anni attorno al mistero “Medjugorie” giorno per giorno si sono moltiplicate le domande. Sarà vero o sarà tutto falso? Perché un ciclo di apparizioni tanto frequenti (ogni giorno da trent’anni a questa parte!) e tanto prolungate nel tempo? Perché la Chiesa non si è ancora pronunciata in modo chiaro? Che senso hanno quegli innumerevoli messaggi ripetitivi della Madonna? Che cosa sono i dieci segreti? Quando si realizzeranno? Ai dubbi si aggiungono poi gli immancabili scandali per le fragilità umane, primo far tutti l’annoso e irrisolto conflitto tra il Vescovo di Mostar e la Provincia croata dei Frati Francescani Minori per l’assegnazione delle parrocchie dell’Erzegovina. Oggi chi arriva a Medjugorie, lembo di terra croata sotto bandiera bosniaca, si trova immerso in una frenetica cittadina dove, attorno alla ormai caratteristica chiesa parrocchiale dai due campanili, fino al 1981 vera cattedrale nel deserto e unico riferimento certo per chi si avventurasse da quelle parti, sono cresciuti a dismisura e disordinatamente alberghi e pensioni, negozi e bancarelle per soddisfare le esigenze dei milioni di pellegrini che ormai la invadono durante tutto il tempo dell’anno. Sono persone di ogni età e di ogni ceto sociale, provenienti da tutto il mondo, dalle Americhe, all’Estremo Oriente, all’Australia, dall’Africa alla Scandinavia. Non manca davvero nessuno. Rispondono alla chiamata di Maria. Altri invece sono mossi dalla curiosità per le cose sensazionali che sentono raccontare da amici e conoscenti. Alla fine, ciò che li accomuna è l’esperienza della conversione del cuore. Ben presto al torpore che abitualmente occupa le anime degli uomini e delle donne del terzo millennio si sostituisce inspiegabilmente un sentimento nuovo e sconosciuto. E’ la gioia di chi ritrova la Madre del cielo e con lei anche il Padre Nostro. E ti accorgi di cominciare a pregare, senza che nessuno te lo dica, senza che nessuno te lo insegni, con la stessa naturalezza con cui respiri, perché a Medjugorie Maria sta preparando la nuova umanità, donne e uomini secondo il cuore di suo Figlio Gesù.
Don Marco Belladelli.

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