giovedì 28 aprile 2011

LA CRISI LIBICA /2

TRIPOLI, BEL SUOL D'AMORE ...
Dopo l’avvio sparato, tanto che si è cominciato a bombardare Tripoli ancora prima della ratifica delle decisioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU, pare che francesi e inglesi si siano impantanati e non riescano più ad uscirne, soprattutto da quando si sono ritirati gli americani.
Fonti ben informate dicono che ogni giorno si svolgono non più di una trentina di missioni. Se si considera che nella guerra in IRAQ le missioni giornaliere erano dieci volte tanto, quando si pensa di finire con questa nuova e forse un tantino inutile guerra? E’ vero che l’esercito di Gheddafi non è quello di Saddam Hussein, ma intanto dopo oltre due mesi continuano a resistere, quando la resa totale e la caduta del regime sembrava cosa fatta.  Che cosa potranno fare con i nostri otto bombardieri di più di quello che fino ad oggi hanno fatto francesi e inglesi? Perché le vie diplomatiche rimangono a tutt’oggi inesplorate, se si esclude qualche timido tentativo dell’Unione Africana? Quanto pesa il dissenso di Russia e Cina? Tante domande per dire come in questa guerra il non detto è molto più di quello che ogni giorno ci raccontano le cosiddette fonti ufficiali. Del resto in tempo d guerra la manipolazione delle informazioni è cosa all’ordine del giorno.

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