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Alfred Durer, Adorazione della SS.ma Trinità, 1511, Vienna. |
Solennità della SS. Trinità, “C”
Tutto quello che il Padre possiede è mio;
lo Spirito prenderà del mio e ve l'annuncerà.
Dal Vangelo secondo Giovanni (16,
12-15).
In quel tempo, disse Gesù ai
suoi discepoli: « Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete
capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi
guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò
che avrà udito e vi
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Parlare del mistero della Santissima Trinità significa parlare del “nostro” Dio, il Dio di Gesù Cristo. Non si tratta dell’entità astratta dei filosofi, ma del Dio ‘personale’ che non ha eguali nelle altre religioni. Se è vero che Dio è uno solo, questo non significa che tutti lo intendano allo stesso modo e questa differenza è sostanziale per riconoscerlo come unico e vero. Noi lo conosciamo perché si è rivelato come l’unico vero Dio che esiste da sempre, che tutto fa esistere e che salva. Oggi, nel nostro mondo occidentale fortemente secolarizzato non è facile parlare di Dio, è diventato un tabù, perché parlare di Dio significa anche parlare dell’uomo. Le due realtà sono assolutamente inscindibili. Come diceva S. Agostino, siamo sempre davanti ad un bivio: “Due (diversi) amori hanno edificato due diverse città: l'amor proprio (amor sui), fino al disprezzo di Dio, quella terrena; l'amore di Dio (amor Dei), fino al disprezzo di sé, quella celeste” (da “La città di Dio”). Il tentativo in atto di modellare un mondo senza Dio fino alle sue estreme conseguenze, sta portando l’umanità verso un declino senza possibilità di ritorno. “L’esistenza del Dio personale, pur solidamente argomentabile …, non è oggetto di una dimostrazione apodittica, ma rimane l’ipotesi migliore che esige da parte nostra di rinunciare a una posizione di dominio e di rischiare quella dell’ascolto umile” (Cardinal Ruini). Allora proviamo a metterci in ascolto.
Gesù
e la sua Parola sono l’unica via che conduce a Dio, alla sua Verità e Bontà: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno
viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete
anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto” (Gv 14,6-7).
E come si afferma oggi nel Vangelo, colui che ci guida su questa strada di
conoscenza della verità e di comunione di vita e di amore è lo Spirito Santo: “lo Spirito della verità vi guiderà a tutta
la verità”. In Gesù noi abbiamo una conoscenza viva del Padre, perché in
lui abbiamo un accesso diretto al mistero di Dio, fino alla più completa
comunione di vita, quando “Dio sarà tutto
in tutti” (1Cor 15,28). E colui che rende possibile questo incontro è lo
Spirito Santo che ci plasma e ci trasforma ad immagine di Gesù, secondo il
volere del Padre. I versi 14 e 15 del brano evangelico odierno: “prenderà da quel che è mio e ve lo
annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio” sono la testimonianza
più chiara di tutto il nuovo testamento dell’unità di natura e della
distinzione delle persone nella santissima Trinità. Per questa comunanza di
natura, Gesù ci rivela il Padre e attraverso la sua testimonianza (cfr. Gv
5,36), fino alla morte di croce, ci fa toccare con mano che Dio è Amore. Un Amore
pieno di vita, che fa esistere e che si dona; un Amore onnipotente e
misericordioso che sconfigge il male ed ogni sua manifestazione. Un Amore
capace di una forte attrazione a cui alla fine nessuno resisterà, nell’orizzonte
del compimento e della ricapitolazione finale. Nella dottrina cristiana l’unità
e la trinità di Dio sono il primo mistero della fede. Come dice il salmo: “Dove andare lontano dal
tuo spirito? Dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in
cielo, là tu sei; se scendo negli inferi, eccoti.” (139, 7-8), questo mistero di Verità e di Amore esercita una forza di
attrazione su di noi oltre ogni limite e confine. Tutto è in cammino per
convergere verso questo mistero di amore e di comunione e tutti vi possono
accedere semplicemente attraverso l’umile ascolto. La Santissima Trinità è
il cuore della rivelazione cristiana, un Amore che ha vinto il mondo (cfr. Gv
16,33 ) e che è stato riversato nei nostri cuori (cfr. Rom 5,5). La nostra vita
si fonda e si sostiene ogni giorno su questa Speranza a cui aneliamo più o meno
consapevolmente. Preghiamo la Santissima Trinità insieme a S. Caterina da Siena,
patrona d’Italia:
O Spirito Santo, vieni nel mio cuore!
Con la tua potenza attiralo a te, o Dio!
Concedimi carità con timore.
Custodiscimi , Cristo, da ogni mal pensiero,
riscaldami e reinfiammami del tuo dolcissimo amore
sì che ogni mia pena mi sia leggera.
Santo mio Padre e dolce mio Signore
ora aiutami in ogni mio ministero.
Cristo Amore! Cristo Amore! Amen.
don
Marco Belladelli
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