martedì 12 giugno 2012

EUROPEI DI CALCIO 2012

CASSANO E LA LIBERTA' DI STAMPA
Già nel pomeriggio le agenzie davano grande risalto alla battuta di Antonio Cassano in risposta alla provocazione di Cecchi Paone, ripresa da un giornalista in conferenza stampa, che sosteneva esserci
alcuni calcatori gay tra il gruppo della Nazionale. Addirittura questa sera su RAI 1, mentre si commentava la partita del pomeriggio, Variale, illustre giornalista sportivo, in nome del politicamente corretto ipocritamente invocava un intervento della Federazione nei confronti del giocatore. Ascoltando poi le parole di Cassano, mi è parso che non abbia offeso nessuno. Al suo interlocutore ha retoricammente chiesto se Cecchi Paone fosse mai stato in Nazionale. Ha poi aggiunto: "Se poi fosse vero, sono affari loro. Mi auguro non ci sia nessuno". Anche questo è omofobia? Basta! E' ora di finirla con: "GAY E' BELLO!", sempre, comunque e ad ogni costo. Sui media il dibattito è continuato anche per tutta la giornata di Mercoledì. A chi manifestava riserve sull'opportunità di fare quella domanda al giocatore della nazionale, Claudio Tito, capo re di dattore di politica di Repubblica ha detto che in un intervista o in una conferenza stampa non si possono mettere limiti al tipo di domande. Circa poi i confini tra pubblico e privato, quando qualcosa interessa i mezzi d'informazione, di fatto non ci sono più distinzioni. Non sarebbe il caso d'indignarsi di fronte a tanta arroganza dei media? 

Nessun commento:

Posta un commento