venerdì 29 aprile 2011

SANTI, BEATI E PATRONI

Aprite le porte a Karol, il Grande,
oggi Beato Giovanni Paolo II
Un primo Maggio diverso quest’anno per Roma. La beatificazione di Papa Giovanni Paolo II ruba la scena al tradizionale concerto per la festa del Lavoro in piazza San Giovanni. A soli sei anni dalla sua morte, Karol Wojtyla è

TESTAMENTO BIOLOGICO/2

Testamento biologico, il punto.
Dopo la lettera inviata dal Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, a tutti i deputati del PdL, perché votino compatti la legge sulle D.A.T. (Dichiarazioni anticipate di trattamento, dette anche ‘testamento biologico’) in

giovedì 28 aprile 2011

LA CRISI LIBICA /2

TRIPOLI, BEL SUOL D'AMORE ...
Dopo l’avvio sparato, tanto che si è cominciato a bombardare Tripoli ancora prima della ratifica delle decisioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU, pare che francesi e inglesi si siano impantanati e non riescano più ad uscirne, soprattutto da quando si sono ritirati gli americani.

NUOVA EVANGELIZAZIONE /6


don Josef Kawooya (Uganda) tra i Pescatori di un isola del lago Vittoria per la S. Messa di Pasqua 2011. 
AFRICA CRISTIANA: don Joseph Kawooya
Ho conosciuto don Josef Kawooya a Roma nel 2006, quando ancora frequentava il Camillianum per la licenza in Teologia. Comuni amici gli avevano parato di me. Lui mi telefonò perché desiderava conoscermi e

domenica 24 aprile 2011

Il Vangelo della salute del 24/04/2011.

Domenica di Risurrezione “A”
Egli doveva risuscitare dai morti.
 Dal vangelo secondo Giovanni  (20, 1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.

martedì 19 aprile 2011

AUGURI !!!

PASQUA 2011
Ettore Ferrata, ponte S. Angelo - Roma.
“Dal sepolcro la vita è deflagrata.
La morte ha perduto il duro agone.

sabato 16 aprile 2011

Il Vangelo della salute del 17/04/2011.

L'ingresso di Gesù a Gerusalemme. Etiopia, santuario di Gorgorà Debre Sina.
Domenica di Passione o delle Palme “A”
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Dal vangelo secondo Matteo  ( 21,1-11)
Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del Parola del Signore.

venerdì 15 aprile 2011

Il Papa fragile di Moretti

HABEMUS PAPAM E L'UMANO, TROPPO UMANO.
Esce oggi in Italia l’ultimo film di Nanni Moretti, Habemus Papam, la storia di un cardinale che, eletto Papa, crolla psicologicamente, cade in depressione, tanto da ricorrere al miglior psicoterapeuta in circolazione. Alla fine, come Celestino V, il Papa decide di dimettersi. Non

mercoledì 13 aprile 2011

NUOVA EVANGELIZAZIONE /5

don Spritz, alias: don Marco Pozza
A PROPOSITO DI GIOVANI E CHIESA ...
Ieri sera, facendo zapping per riuscire ad addormentarmi, mi è capitato di vedere su MTV (Pif - Il testimone) un’intervista a don MARCO POZZA, un giovane prete della Diocesi di Padova, da alcuni anni trasferito a Roma, non so bene a far che. (Clicca sul link per guardare il video: http://video.google.it/videoplay?docid=-5115128879196399293#). Come definire don

Contraccezone: nuovo scivolone della Chiesa?

YUOCAT, OVVERO IL CATECHISMO PER I GIOVANI E IL PROBLEMA DELLA SUA TRADUZIONE
A quarantatre anni di distanza dalla pubblicazione dell' Humanae Vitae di Paolo VI (25/07/1968), che dichiarava la contraccezione attraverso metodi non naturali intrinsecamente cattiva, perché impedisce la fecondità dell’atto coniugale e rende meno autentica la comunione dei coniugi (cfr HV n. 14), registriamo l’ennesimo scivolone della

sabato 9 aprile 2011

Il Vangelo della salute del 10/04/2011.


Duccio da Boninsegna, La risurrezione di Lazzaro.
V Domenica di Quaresima “A”
Io sono la resurrezione e la vita.
Dal Vangelo secondo Giovanni  (11, 1-45).
In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».

martedì 5 aprile 2011

NUOVA EVANGELIZZAZIONE /4

LA SURFISTA DI DIO
In questa rubrica raccolgo testimonianze significative di persone che ai nostri giorni hanno il coraggio della loro fede nel Signore Gesù, nonostante si continui a dire che siamo ormai al tramonto della religione, di ogni religione, soprattutto di quella cristiana. Oggi ho il piacere di farvi conoscere la bella e bionda Bethany, una giovane ventenne hawaiana, sicura

domenica 3 aprile 2011

Il Vangelo della salute del 03/04/2011.

El Greco, il cieco nato.
IV Domenica di Quaresima “A”
Andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
 
Dal Vangelo secondo Giovanni  (9, 1-41)
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il